#RON GILAD
Nasce a Tel-Aviv nel 1972. Vive e lavora a
New York.
Nasce nel 1972 a Tel-Aviv. Gli oggetti ibridi
di Ron Gilad abbinano l’ingegno concreto
al gioco estetico. Si collocano sull’ampio
e delizioso confine fra l’astratto e il
funzionale. Le sue opere raccontano
la relazione tra l’oggetto e la sua funzione,
mettendo in discussione la percezione
umana. Il suo lavoro, che spazia dai
pezzi unici alle edizioni limitate sino
alla produzione di serie, non ha “data di
scadenza” e fa parte delle collezioni sia
pubbliche che private di tutto il mondo.
Gilad pone incessanti domande in formato
tridimensionale e congegna risposte che
creano un campo di fertile dubbio.
In senso metaforico potremmo dire che
Gilad è un linguista che crea un linguaggio
proprio. Studia le origini delle “parole” e
sviluppa nuovi “sinonimi”.
#RON GILAD
Born in 1972 in Tel-Aviv. He lives and
works in New York City.
Born 1972 Tel-Aviv. Ron Gilad’s hybrid
objects combine material wit with
aesthetic play. They sit on the fat,
delicious line between the abstract and
the functional.
His works deal with the relationship
between the object and its function,
questioning our perceptions.
Varying from one-off to limited editions
and production pieces, the works have no
“expiration date” and reside in both public
and private collections worldwide.
Gilad asks unceasing questions in 3D form
and fabricates answers that create an
arena for fertile doubt.
Metaphorically, Gilad is a linguist, creating
his own language. He learns the origins of
“words” and develops “synonyms”.
#THE LOGICAL, THE IRONIC,
AND THE ABSURD
Ron Gilad
Tel Aviv Museum of Art
27 Shaul Hamelech Blvd, Israele
foto: Uri Grun
Sono un centinaio di opere, la maggior
parte inedite e realizzate nel 2013.
Variazioni del movimento, frammenti
fiabeschi, astrazioni del pensiero, illusioni.
Le si può scorgere fin dall’atrio, perché lo
spazio dedicato a Ron Gilad ha una lunga
parete vetrata che si affaccia all’interno
del Lightfall. Questa ala del Tel Aviv
Museum of Art, denominata Herta
and Paul Amir Building e progettata
dall’architetto americano Preston Scott
Cohen, è nuova. Inaugurata nel 2011,
alcune parti, come il ristorante e il
secondo auditorium, sono ancora in via
di completamento.
La curatrice della mostra “The Logical,
the Ironic, and the Absurd” (10/07-28/12)
è la direttrice del dipartimento Arte e
Architettura, Meira Yagid Haimovici,
una donna volitiva, comunicativa, sagace
e curiosa. Si muove nel “suo” museo
con padronanza e deferenza ed è molto
emozionata di celebrare in patria il
designer e artista israeliano che vive a New
York, noto in tutto in mondo e in Italia,
in particolare per il suo lavoro con Flos,
De Castelli, Molteni & C e la Galleria Dilmos.
Anche perché, spiega Yagid Haimovici:
“Il museo, attua una ricerca trasversale,
non solo arte, design e architettura,
ma intende promuovere una piattaforma
per presentare e capire il design le cui
opere sono sparse per il museo.
In questa direzione va anche il lavoro che
facciamo con i bambini, per avvicinarli a
tutte le espressioni dell’arte.
E Ron Gilad è un esempio del nostro
intento mirato a dare luce ad artisti e
designer israeliani e internazionali che si
muovono in questa direzione”.
House with two Vanishing Points, 2013
Ferro acidato e corda / Oxidised iron and cord
approx. 30x15x18 cm
RG2, 2013
Struttura in acciaio cromato, rivestimento in pelle su
imbottitura con anima in poliueratano e piuma / Polished,
chromed steel frame, leather cover on feather padding
with polyurethane core
180x130x70 cm
Kibbutz 2013,
Acciaio verniciato, filo e inchiostro a parete / Lacquered
steel, string, and ink on wall
165X200x20 cm
#THE LOGICAL, THE IRONIC,
AND THE ABSURD
Ron Gilad
Tel Aviv Museum of Art
27 Shaul Hamelech Blvd, Israel
photo: Uri Grun
The exhibition includes approximately 100
works, most of which were designed and
produced in 2013. Movement variations,
fairy-tale fragments, abstraction of the
thought, illusions. That’s the view you
have immediately, from the entrance,
as the space dedicated to Ron Gilad has
a long glazed door wall overlooking the
Lightfall. This Tel Aviv Museum of Art wing,
named “Herta and Paul Amir Building”
and designed by the American architect
Preston Scott Cohen, is new. Opened in
2011, some parts, as the restaurant and
the second auditorium, are still under
completion.
The exhibition curator of “The Logical,
the Ironic, and the Absurd” (10/07-28/12)
is the Art and Architecture director,
Meira Yagid Haimovici, a determined,
communicative, insightful and inquiring
woman. She moves along “her” museum
with competence and deference and she
is really excited to celebrate in his country
the Israeli designer and artist that lives in
New York, worldwide famous, in Italy
well-known for his work with Flos,
De Castelli, Molteni & C and the famous
Dilmos Gallery.
Yagid Haimovici explains: “The museum
carries out a crossover research, not only
art, design and architecture, but intend
to promote a platform to present and hint
the design whose artpieces are strewn
throughout the museum.
We keep the same direction to bring the
world of art closer to the kids. And Ron
Gilad is an example of our aim to shed
light on Israeli and international artists
and designers that follows this direction”.