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Charlotte Perriand, 1970 © Photo Pernette Perriand-Barsac, archives Charlotte Perriand
Charlotte Perriand (1903-1999) fa parte a pieno
titolo di quell’avanguardia culturale che fin dai
primi decenni del ventesimo secolo ha promosso
un profondo rinnovamento dei valori estetici,
e ha dato vita a una sensibilità propriamente
moderna del vivere quotidiano. In questo contesto,
il suo contributo specifico si focalizza sugli
spazi dell’architettura d’interni, che vengono
concepiti come motore di un nuovo modo di
abitare, che è tutt’oggi al centro dello stile di vita
contemporaneo.
Nel campo della storia dell’arredamento del
ventesimo secolo, l’avvento della modernità è reso
possibile dall’intraprendente audacia di questa
vera riformatrice dell’architettura d’interni. Agli
inizi del suo percorso professionale è acclamata
dalla critica per il suo Bar sotto il tetto, esposto al
Salon d’Automne del 1927, interamente costruito
in rame nichelato e alluminio anodizzato. Lo
stesso anno, a soli ventiquattro anni, comincia
una collaborazione che durerà dieci anni con
Le Corbusier e Pierre Jeanneret, presso il famoso
atelier di 35, rue de Sèvres a Parigi.
La sua presenza nell’atelier di Le Corbusier è visibile
in tutti gli arredi disegnati con questi e con Pierre
Jeanneret: Charlotte Perriand diventa così un
caposaldo del progetto di rinnovamento promosso
dall’architetto, aggiungendo in particolare una
dimensione umana al talvolta freddo razionalismo
di Le Corbusier. Nei suoi progetti riesce ad animare
gli oggetti fondamentali della quotidianità con
nuovi valori estetici: in particolare il suo talento
nella scoperta e nell’uso di nuovi materiali viene
a manifestarsi in tutta la sua estensione.
La collaborazione decennale con Le Corbusier
e Pierre Jeanneret e l’esperienza giapponese
rappresentano momenti di intensa effervescenza
creativa nella vita dell’artista. Invitata dal governo
giapponese nel 1940 per orientare la produzione
del paese nell’ambito del design industriale,
l’artista rivela appieno il suo talento attraverso
una reinterpretazione della realtà dell’abitare che
mette in risonanza tradizione e modernità: a titolo
d’esempio si possono citare gli arredi prodotti
in bambù, capaci di esaltare le nuove forme già
sperimentate con i tubolari d’acciaio.
Dopo la guerra, la sua attività professionale si
concentra su grandi progetti di allestimento per
la ricostruzione di: città universitarie, complessi
residenziali, stazioni sciistiche, allestimenti
prestigiosi commissionati da imprese di primo
piano, del calibro di Air France, nonché da diverse
istituzioni straniere, a testimonianza di una fama che
ha ormai acquisito una dimensione internazionale.
Il dato che caratterizza la personalità di Charlotte
Perriand è un’onesta fedeltà ai principi di un
razionalismo umano e innovatore, che ha saputo
mantenere intatto nelle sue opere, di cui si è
occupata con passione, anche in prospettiva
della loro riedizione nella serie “Cassina I Maestri”.
biografia