Featuring seven
Designers: Claesson
Koivisto Rune,
Gianfranco Frattini,
Patrick Norguet and
Pearson Lloyd
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website:
www.tacchini.it
Tacchini Design Classics
— ‘The Italian Line: the
collective spirit between
past and present’
on p.15
Dot (Armchair) on p.4, Nebula (Screen) on p.7,
‘Design Classic’ Sesann (Sofa, Armchair)
on p.10, 12, Pisa (Armchair) on p.19, Kelly C⁄H⁄W
(Chair, Armchair, Table) on p.23, 25, 29
Index
Dot — La casa ideale,
tra realtà e immaginazione
Il sogno di una casa ideale permea da
secoli l’immaginario collettivo, in continua
trasformazione tra un’idea simbolica e
la realtà materiale di tutti i giorni. Ogni
progetto di design che incontriamo viene
creato proprio a partire dall’immagine
astratta di una casa ideale, basata non
tanto sull’architettura di questa abitazione
immaginaria, ma sugli oggetti che in essa
si possono trovare e che formano il suo
spirito e la sua stessa natura. Trasformare
questo ideale utopico in una realtà
tridimensionale è un processo alchemico
che richiede un pensiero audace e una
straordinaria abilità nel fare. (Dot — p.4)
Nebula — Dall’idea dello spazio
allo spazio delle idee
Tra la miriade di possibili interpretazioni,
qual’è la definizione più adatta del
concetto di ‘spazio’? Ricorrendo a
spiegazioni tradizionali, possiamo definire
lo spazio come un luogo indefinito e non
limitato nel quale siano contenute le cose
materiali. A questa definizione pragmatica
sfugge, però, una delle caratteristiche più
stimolanti che costituiscono l’idea dello
spazio: la sua elusiva e incontrollabile
immaterialità che si presta a numerose
interpretazioni, scappa da ogni tentativo di
essere contenuta e rigidamente dominata.
Lo spazio, dunque, è innanzitutto un luogo
di idee – di concetti ed elaborazioni – che
configurano un paesaggio di riferimenti,
ispirazioni e modelli astratti.
(Nebula — p.7)
Sesann — Il design della sintesi
e la sintesi del design
Dalla casa al lavoro – dalle poltrone,
scrivanie, lampade e tavoli, fino ai
più piccoli utensili quotidiani – ogni
oggetto che incontriamo, rappresenta
in sé un sistema di idee. Nelle parole
di Baudrillard, il grande filosofo francese,
le case e le cose con cui viviamo,
riflettono, sia nella loro forma che
attraverso il loro potere comunicativo,
la nostra cultura e la nostra società.
Guardando l’opera di Gianfranco Frattini,
il grande maestro del moderno design
italiano, questo spirito metafisico traspare
da ogni curva, da ogni sottile dettaglio
e dalle combinazioni dei materiali che
caratterizzano i suoi progetti. I prodotti di
Frattini riassumono nella loro particolare
configurazione formale pensieri, sogni e
preoccupazioni del design moderno: la
visione utopica e la fiducia in un futuro
migliore, la qualità della vita di tutti i giorni
e la soddisfazione che si può trarre dal più
piccolo gesto quotidiano. (Sesann — p.10)
Pisa — La gestualità come strumento,
metodo e fonte d’ispirazione
Nel 1958, Bruno Munari esaminò i modi
di esprimersi senza usare le parole nel
suo celebre “Supplemento al dizionario
italiano”. L’intento di Munari fu quello
di catalogare i gesti delle mani, le
espressioni del viso e gli atteggiamenti
dell’intera persona per fornire
un’efficace strumento di comunicazione.
Cinquant’anni dopo la prima pubblicazione
dell’ironico e divertente abecedario di
Munari, lo studio Claesson Koivisto Rune
propone un progetto che nasce proprio
da un’attenta analisi delle gestualità del
corpo, per tradurle in una forma iconica
e suggestiva, ma allo stesso tempo
geometrica ed essenziale. (Pisa — p.19)
Kelly — La metamorfosi del
design contemporaneo
Più che di grandi rivoluzioni, il design
contemporaneo è fatto di piccoli
cambiamenti e di lente, pazienti mutazioni
del linguaggio visivo che trasforma anche
le cose più banali in oggetti straordinari.
Il carattere unico e irripetibile degli oggetti
di design nasce da queste silenziose
rivoluzioni che trasformano forme
familiari, usuali e riconoscibili in progetti
iconici che catturano lo spirito del proprio
tempo. Per Claesson, Koivisto e Rune, lo
spirito del tempo moderno risiede proprio
nel suo rapporto con il passato e nella
lenta metamorfosi del suo caratteristico
linguaggio formale. (Kelly C⁄H⁄W — p.23)
(English on p.31)
3
Foreword
2
Tacchini — T’Journal 6
Tacchini T’Journal
News Magazine
N°6 — Sixth Year
April 2015
Discover T’15
Tacchini New Collection: