idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza»,
dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. Nel sign. più ampio
e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni
entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di
un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma
o riceve di una cosa reale o immaginaria: l’i. del
tempo, dello spazio, della bellezza, dei colori, ecc.;
avere un’i. chiara, netta, esatta, precisa, adeguata
di una realtà. Con riguardo all’espressione delle
idee: i. espressa in parole, tradotta in immagine.
2. Nel linguaggio com.: a. Rappresentazione mentale
schematica, sommaria, ossia nozione elementare, di un
oggetto, di un fatto, di un concetto: farsi, formarsi
un’i. di qualche cosa, concepirla nei suoi caratteri
essenziali, in modo più o meno corrispondente alla
realtà. Dare un’i. di qualcosa, suggerirne una nozione
schematica, approssimativa. Più genericam., avere idea,
sapere, sia pur vagamente, o immaginare. b. L’attività
della mente rivolta a immaginare una possibile realtà
(in contrapp. alla realtàà stessa). Quando non ci sia
la contrapposizione diretta alla realtà,è per lo più
sinon. di prospettiva:è un’i. che fa ben sperare; non
mi rallegra certo l’i. di dover ricominciare tutto
da capo. c. L’attività del pensiero, e soprattutto il
prodotto di tale attivitàà, sinon. quindi di concetto
in genere: l’associazione, la concatenazione delle
i.; seguire l’ordine, il filo, la logica delle i.