96
97
TAGLIO MANUALE NON RETTILINEO
Si consiglia questo tipo di taglio in opera solo per piccole lavorazioni. Per le lavorazioni più complesse, rivolgersi a laboratori
specializzati.
Istruzioni:
1. Tratteggiare la linea di taglio con una matita.
2. Usare una smerigliatrice angolare con dischi idonei per tagliare la lastra secondo la linea disegnata.
SCASSI RETTANGOLARI
Gli scassi possono essere a ‘L’ o a ‘C’:
• sul bordo della lastra, in prossimità di angoli o colonne
• al centro della lastra, per sistemare accessori, rubinetteria, impianti elettrici, lavelli, piani cottura.
Se realizzati lontani dal bordo devono essere fatti a una distanza minima di 5 cm dai bordi o da altre aperture.
Istruzioni:
1. Posizionare la lastra su un piano di lavoro stabile, pulito e planare. La sua superficie rifinita va rivolta verso l’alto.
2. Tratteggiare i bordi dello scasso da eseguire.
3. Usare un trapano non battente, o una smerigliatrice, con punta diamantata o fresa con diametro 6-8 mm. Seguire la stessa
procedura della foratura circolare lavorando in prossimità degli angoli interni dello scasso disegnato. Mantenere lo strumento
costantemente raffreddato.
4. Completare lo scasso tagliando con una smerigliatrice angolare con disco diamantato di piccolo diametro (max 125mm) lungo i
bordi tratteggiati.
5_PREPARAZIONE SUPPORTO E STESURA COLLANTE
Prima di stendere l’adesivo, assicurarsi che il retro della lastra sia perfettamente pulito, senza polvere ceramica o engobbio.
Per lastre che necessitano la jollatura a 45° procedere alla lavorazione prima della stesura del collante. Per la pulizia, utilizzare una
spugna con soluzione di acqua e detergente. La stesura del collante deve essere a letto pieno, condizione che si ottiene col metodo
della doppia spalmatura.
I movimenti dovranno essere lineari, così da realizzare una stesura rettilinea, sempre parallela al lato corto della lastra, per
facilitare la fuoriuscita dell’aria. Iniziare a stendere la colla sul retro della lastra con una spatola dentata con dente dritto - mai
inferiore a 3 mm - e procedere sempre parallelamente al lato corto della lastra, avendo cura di distribuire l’adesivo su tutta la
superficie, angoli compresi.
Stendere quindi la colla sul sottofondo con una spatola a denti inclinati con dente minimo di 10 mm, procedendo nello stesso
verso adottato per il retro della lastra, senza lasciare aree prive di collante. Per le lastre posate in facciata, predisporre un aggancio
meccanico supplementare.
Per i pavimenti si consiglia l’utilizzo di un adesivo di classe C2-S1/S2. Per i rivestimenti, invece, si raccomanda una colla di classe T,
con scivolamento verticale limitato. In tutti i casi, valutare il tipo di adesivo in funzione del supporto.
6_POSA
Prima di iniziare la posa, accertarsi che la partita di materiale sia adeguata e sufficiente per quantità, tono e calibro. Rispettare
tutte le norme e le precauzioni alla base di una corretta esecuzione del lavoro: preparazione del sottofondo, composizione della
malta o dei collanti, rispetto dei tempi di essicazione, posizionamento dei giunti di dilatazione, battitura, ecc.
Posa con adesivi
La posa deve essere effettuata da personale qualificato e con attrezzi adeguati. Si consiglia di eseguire l’operazione sempre in
condizioni ottimali di illuminazione.
La scelta dell’adesivo dipende dalla tipologia delle piastrelle (gruppo di appartenenza e formato), dalla superficie da rivestire e dalla
sua destinazione d’uso. Verificare la posa del materiale prima che il collante sia secco, per facilitare eventuali correzioni.
Posa con malta fresca
La posa a malta cementizia fresca o “strato spesso” è sconsigliata per formati con lato maggiore di 30 cm e con supporti non
assorbenti.
Istruzioni:
1. Verificare che il fondo (massetto) sia sufficientemente stagionato, pulito, privo di fessurazioni e liscio, con una differenza
di planarità massima di 1 mm/2 m.
2. Dopo la doppia spalmatura, sollevare la lastra e posarla con estrema cura sul collante del supporto, attraverso gli strumenti per
la movimentazione: una volta posata, la lastra non sarà più sollevabile e si potrà muoverla fino a un massimo di 4-5 cm.
3. Usare un frattazzo anti-rimbalzo, manuale o elettrico, per battere la lastra dal centro verso l’esterno con movimenti lineari,
garantendo la massima aderenza lastra/adesivo/supporto e assicurando l’uscita di tutta l’aria rimasta tra le due superfici. Se dopo la
battitura fuoriesce adesivo dalle fughe, asportarlo e svuotarle.
4. Posizionare lungo i bordi a contatto con le altre lastre i distanziatori, che garantiscono una fuga pari almeno a 2 mm.
5. Posizionare le lastre una dopo l’altra e avvicinarle con l’apposito strumento manuale, lasciando almeno 2 mm di fuga.
Cominciare sempre dalla posa del pavimento e continuare con il rivestimento a parete. Tra pavimento e parete consigliamo di
creare un giunto perimetrale di almeno 3 mm.
6. Il posizionamento della lastra deve essere calibrato sfruttando i distanziatori autolivellanti, da rimuovere a collante secco e
prima della stuccatura. Inserire i cunei spingendoli sempre verso la lastra posata in precedenza: assicurano una correzione fino a 1
mm di dislivello.
7. Quando la colla è completamente asciutta, rimuovere i cunei con una mazzetta.
8. Terminata la posa, in base al collante impiegato, la superficie non dovrà essere calpestata prima di 12-24 ore.
Giunti tecnici
Inserire giunti di dilatazione strutturali e di frazionamento è fondamentale per il mantenimento di una buona superficie
piastrellata: si consiglia quindi di utilizzare la collaborazione e/o consulenza di un posatore professionista.
Per i giunti di dilatazione strutturale, rispettare quelli già presenti nel sottofondo e realizzarli utilizzando sigillante idoneo o profili
ad hoc.
Il giunto di frazionamento deve essere posato all’interno di un’area di 9-12 mq, in base al sottofondo, per la posa di pavimenti in
esterno, in aree interne soggette ad alto calpestio o su sottofondi soggetti a flessioni; per la posa in ambienti interni con sottofondo
stabile, le specchiature possono essere di circa 20-25 mq.
In ogni condizione, completare la posa del suolo lasciando un giunto perimetrale di 3-5 mm dalle pareti, colonne o spigolature e tra
piastrelle e altri materiali. Si declina ogni responsabilità per la posa senza fuga tra le piastrelle: si considera posa a giunto minimo
quella con fuga di 2 mm.
INFORMAZIONI TECNICHE LASTRE
7_STUCCATURA
Prima di realizzare le fughe, attendere fino alla completa asciugatura del collante.
Istruzioni:
1. Assicurarsi che i giunti di posa siano vuoti e liberi da ogni traccia di collante e/o polveri. Eventuali residui che non garantiscono
il riempimento di almeno i 2/3 dello spessore della piastrella dovranno essere rimossi meccanicamente.
2. Stuccare piccole superfici per volta (4-5 mq) in particolare se si tratta di prodotti strutturati, antiscivolo e levigati, utilizzando
apposite spatole in gomma. Per fughe in netto contrasto cromatico con le piastrelle posate, si consiglia di testare sempre il fugante
su un’area limitata e nascosta.
3. Eliminare l’eccesso di fugante dalla superficie con movimenti diagonali, quando il prodotto è ancora umido, e togliere tutti i
residui.
4. Pulire accuratamente con una spugna bagnata in acqua pulita e ripassare con uno straccio umido su tutta la superficie, comprese
le fughe.
Per gli stucchi epossidici si raccomanda la pulizia con spugna e abbondante acqua.
La velocità di reazione e indurimento di questi prodotti rende impossibile la rimozione dei residui dopo l’indurimento. In ogni
caso, consultare sempre le specifiche dei produttori di materiale fugante per verificare la correttezza della scelta in base al tipo di
piastrella.
8_PULIZIA
La pulizia deve riguardare l’intera superficie della piastrellatura: piastrelle, fughe, giunti di deformazione e profili. L’operazione è
corretta quando si raggiunge la completa eliminazione di tutti i residui dei materiali di posa.
PULIZIA INIZIALE
Il lavaggio dopo la posa è una fase di fondamentale importanza per tutti gli interventi successivi e per la corretta manutenzione nel
tempo.
Un accurato lavaggio iniziale permette ai pavimenti di restare belli e protetti a lungo e si esegue normalmente una sola volta prima
dell’utilizzo del pavimento.
Si raccomanda di effettuare la pulizia iniziale dopo 4-5 giorni dal completamento della stuccatura della superficie, quando la
sigillatura delle fughe risulta completamente asciutta, e non più tardi di 10.
Usare un detergente adeguato, a base acida o alcalina in funzione delle caratteristiche del sigillante. Si consiglia di testare sempre
la resistenza del prodotto ai detergenti su un pezzo non posato o su una piccola porzione nascosta della superficie piastrellata, in
particolare per prodotti lappati o levigati.
Evitare l’uso di prodotti di pulizia contenenti acido fluoridrico (HF) e suoi derivati.
La superficie fugata e pulita può presentare un film di residui cementizi non asportabili con sola acqua. In questi casi è necessario
l’utilizzo di un prodotto a base acida, opportunamente diluito secondo quanto dichiarato dal produttore.
Istruzioni:
1. Per prima cosa, bagnare la superficie piastrellata, in particolare le fughe, di norma non resistenti agli acidi.
2. Spargere poi la soluzione acida preparata e far agire per un breve tempo (2 minuti).
3. Non lasciare asciugare il prodotto applicato, ma rimuovere la soluzione con una macchina monospazzola con disco non abrasivo
e aspira liquidi e/o manualmente.
4. Al termine, risciacquare abbondantemente. La pulizia eseguita con macchine è particolarmente consigliata per prodotti
strutturati e per grandi superfici e va sempre completata manualmente nei punti difficilmente raggiungibili, soprattutto negli
angoli, lungo le pareti e in ogni zona in cui la monospazzola non può operare.
PULIZIA ORDINARIA
La pulizia ordinaria delle superfici ha lo scopo di rimuovere lo sporco, cancellare i segni e ripristinare l’aspetto originale.
Le piastrelle in gres porcellanato non hanno bisogno di trattamenti di protezione: una corretta e regolare pulizia è sufficiente a
mantenere inalterata la superficie. Pulire in modo accurato lavando con acqua calda, straccio o spugna morbida ed eventualmente
con detergenti neutri.
Per locali con grandi superfici, è possibile utilizzare macchine industriali lavasciuga, con completamento manuale dove
necessario.
9_RACCOMANDAZIONI GENERALI
Non strofinare le superfici con strumenti abrasivi, come pagliette in metallo o spazzole dure che potrebbero lasciare graffi e segni
indelebili.
Rimuovere eventuali residui grassi o oleosi con detergenti contenenti solventi organici o con detergenti alcalini (pH >9), poi
risciacquare accuratamente. Non utilizzare saponi, perché potrebbero lasciare uno strato viscido, in particolare se utilizzati con
acque dure.
Non utilizzare prodotti contenenti cere o brillantanti. Evitare l’uso di detergenti abrasivi su superfici lucide e/o levigate.
Su materiali matt, utilizzare solo dopo verifica su una piccola porzione piastrellata. In generale, l’uso di qualunque detergente non
neutro deve essere prima testato su una piastrella non posata o su una porzione nascosta della pavimentazione.
AVVERTENZE:
Terratinta Group Srl SB a materiale già posato:
• non accetta contestazioni dovute a vizi palesi
• non risponde sulla qualità dell’opera piastrellata ma solamente sulle caratteristiche del materiale fornito.
Al termine della posa, è bene conservare alcune piastrelle di scorta per eventuali riparazioni o anche per disporre di un campione
rappresentativo del materiale in caso di contestazione.
ITA