The world of Tecno
The world of Tecno
La collezione
Riempiamo il mondo di design dal 1953.
Quello buono, che ci accompagna e
supporta nei nostri movimenti e nelle
nostre azioni quotidiane: negli uffici,
negli spazi pubblici, nei luoghi di
transito. Sempre al fianco degli architetti
e dei costruttori ma prima di tutto
delle persone.
I numeri
Ci piace che siano gli altri a parlare
di noi. Anche quando sono numeri.
10.000.000 +
persone lavorano ogni giorno in uno
spazio Tecno, in 35 paesi diversi
50.000 + km
di pareti divisorie installate nel mondo:
più di 4 volte il diametro della Terra
250.000.000 +
viaggiatori ogni anno aspettano treni
e aerei in nostra compagnia
50.000 + km
di reti ferroviarie affiancate dalle
nostre sedute
11
sedi nel mondo
500 +
collaborazioni con architetti e designer
p. 54–55
Sedute Qualis e postazioni custom
Parlamento Europeo, Bruxelles (Belgio)
I nostri
clienti
Non saremmo qui oggi senza le
realtà industriali e terziarie grandi
e piccole che hanno creduto in noi,
considerandoci un partner creativo.
Grazie a tutti voi.
p. 56
Todo Modo
Museo Grand Louvre, progetto di
Jean-Michel Wilmotte, Parigi (Francia)
p. 59
Custom
British Museum, progetto di Foster+Partners,
Londra (UK)
L’essenza
del progetto
I nostri arredi, imbottiti e pareti divisorie
sono solo i personaggi della storia che
inventiamo con i nostri clienti e partner.
Tutto il resto, quello che trasforma
una semplice narrazione in una pièce
memorabile, si chiama progetto.
Ecco perché usiamo spesso questa
parola: è quella che meglio indica il
nostro vero lavoro cioè il trasformare
le visioni in realizzazioni fruibili
e in esperienze da vivere con piacere,
spontaneità ed efficienza.
Progettare è dare la consistenza
della realtà ai sogni senza tempo
degli architetti. Ma anche risolvere
problematiche più pratiche ma non meno
complesse relative agli ambienti.
Come rivestirli e isolarli acusticamente?
Chi li usa e come? Da dove si entra ed
esce, senza perdersi? Come gestire i flussi
inusuali di pubblico? Come far entrare la
luce perché tutti possano goderne?
In Tecno, trovare risposte a tutte queste
domande e a tante altre è il nostro
mestiere. È fare progetto.
p. 63
2019. Sviluppo del sistema di sedute
per aeroporto Aeris
Saint-Malo Mediatheque
Per la Mediateca di Saint-Malo, un
dispositivo a nastro in corian che si
snoda, senza soluzione di continuità,
dall’esterno all’interno della sala, crea
piani a diverse altezze e segna aree
funzionali (lettura, lavoro, ascolto).
Per la riuscita del progetto, Tecno ha
lavorato a strettissimo contatto con gli
architetti e reso possibile la realizzazione
del complessissimo disegno, occupandosi
anche dell’isolamento acustico delle
aree di ascolto.
p. 66–67
Custom
Mediateca di Saint-Malo, progetto
di AS.Architecture Studio e Omla,
Saint-Malo (Francia)
Architetti
e designer
Qualcosa lega i professionisti che
ci scelgono e che a significativi passi
cambiano i luoghi in cui viviamo.
È la fiducia nel fare insieme, lo spirito
collaborativo che, da sempre, porta
alla creazione di soluzioni condivise
e al buon design.
p. 69
1970. Nasce il Centro Progetti Tecno
Stupire,
naturalmente
p. 70
1972. Produzione della scocca di Modus
Quando si parla di buon design,
non è solo il cosa che conta ma il come.
Perché non è solo la forma o la funzione
ma anche la qualità della manifattura
che dà valore a un progetto.
Tecno è nata dall’incontro tra la
passione per la tradizione artigianale
e quella per il design e l’industria.
Ecco perché oggi nei nostri atelier,
di fianco a chi lacca, borda o impiallaccia
un arredo c’è chi è intento a cablarlo,
collegando chip, cavi e sensori. Mentre
chi conosce perfettamente le venature
di centinaia di tipi di legno lavora con
l’esperto di materiali performanti,
tecnologici e sostenibili.
È una multi-disciplinarità che viene
dal nostro heritage e ora diventa una
promessa per il futuro: fare le cose bene.
Perché è solo la qualità vera che può
oggi farsi garante di un domani
più attento all’ambiente.
p. 73
2020. Cablaggio del tavolo Clavis
attrezzato con tecnologia io.T
Premi e
riconosci-
menti
ADI Compasso d’Oro
2016, Vela, Lievore Altherr Molina
1991, Qualis, Emilio Ambasz
1988, Tecno spa, cultural quality
expressed in product systems
and in graphics
1987, Nomos, Foster & Partners
1984, Tecno spa, for the coordinated
image of Alitalia Agencies
ADI Design Index
2018 Clavis, Tecno Design Centre,
Daniele Del Missier
2016, io.T, Tecno Design Centre
2015, Vela, Lievore Altherr Molina
2015, W80, Tecno Design Centre,
Daniele Del Missier,
Elliot Engineering & Consulting
2010, Beta unopuntozero,
Pierandrei Associati
2000, RS, SNCF,
Jean Marie Duthilleul
1991, Ianus, Luca Scacchetti
1970, T92, Eugenio Gerli
1970, Graphis, Osvaldo Borsani,
Eugenio Gerli
Mixology Award
2015, W80, Tecno Design Centre,
Daniele Del Missier,
Elliot Engineering & Consulting
Red Dot Design Award
2015, W80, Tecno Design Centre,
Daniele Del Missier,
Elliot Engineering & Consulting
2010, Beta unopuntozero,
Pierandrei Associati
Good Design Award
2010, Beta unopuntozero,
Pierandrei Associati
US Design Award
2010, Beta unopuntozero,
Pierandrei Associati
European Community
Design Prize
1998, Tecno spa, for services to quality
in architecture
Honourable mention at
the 10th Milan Triennale
1954, D70, Osvaldo Borsani
Fare Gruppo
Nel lavoro, nella vita e nei nostri
movimenti di routine o occasionali,
il digitale ha cambiato il nostro
quotidiano e nuovi approcci sono
parte di noi: creatività, comunicazione,
collaborazione, condivisione, pensiero
critico, flessibilità. Cosa questo significhi
per gli interni è evidente: per stare
bene servono ambienti progettati per
il comfort, per comunicare familiarità
e accoglienza, arredati con soluzioni
responsive, flessibili e connesse.
È una complessità che richiede
un approccio multi disciplinare.
Ecco perchè la nostra famiglia
si è allargata con Zanotta – lo storico
marchio di prodotti per la casa e la
collettività – e io.T Solutions, il nostro
spin-off che si occupa di soluzioni
digitali custom-made.
Perchè nel futuro ci crediamo sul serio.
Globalmente
locali
p. 78
Sede Tecno, Caselli di Porta Garibaldi
in Piazza XXV Aprile, Milano (Italia)
Siamo internazionali ma la
globalizzazione della creatività
non ci interessa. Per questo le nostre
sedi diffuse in tutto il mondo sono
luoghi di ricerca, incontro, confronto,
co-progettazione, integrati nelle
realtà locali.
Perché i progetti migliori nascono
dal dialogo. Con gli architetti, gli
imprenditori, i lavoratori stessi,
per sviluppare non solo prodotti o
interni ma l’esperienza totale della vita
lavorativa e delle relazioni che la animano.
Ancora
e ancora
p. 82
1960. I gemelli Fulgenzio e Osvaldo Borsani
discutono passeggiando nel giardino
di Villa Borsani
«Quando noi usavamo il vocabolo
“design” lo facevamo con rispetto
profondo perché si nominava un
nuovo modo di pensare e di costruire:
era una parola che usavamo solo noi,
gli addetti ai lavori mentre tentavamo,
muovendoci in un contesto sordo
e difficile, di spiegare, introdurre,
divulgare i metodi della progettazione
applicata all’industria.
Oggi non usiamo più questo vocabolo
talmente è volgarizzato, talmente
è usato a proposito e sproposito, che
a volte siamo in sospetto. Noi non
siamo fatti per lavorare nel capito
e nell’acquisito, cerchiamo nuovi modi
e perciò per nominare nuove cose
occorrono nuovi vocaboli».
Osvaldo Borsani, 1973
1920—1950
Tra il saper fare e l’arte:
cultura artigianale
L’Atelier Varedo nasce dalla sapienza
artigianale e dall’approfondita
conoscenza dei materiali del laboratorio
ebanista di mobili in stile di Gaetano
Borsani. Grazie alla direzione artistica
di taglio innovativo di Gino Maggioni,
l’atelier diventa il punto d’incontro e
relazione con gli artisti contemporanei.
È la loro influenza a portare alla
trasformazione dell’atelier in ABV
Arredamenti Borsani Varedo che adotta
un linguaggio produttivo fatto di volumi
lineari, funzionalmente essenziali
e alleggeriti nel decoro. L’ultima
evoluzione inizia con il progetto
Casa Minima, disegnata da Osvaldo
Borsani con Alessandro Cairoli
e Grazia Varisco: gli architetti vengono
premiati alla V Triennale di Milano
con il “Diploma Medaglia d’Argento”
per gli arredi mentre, per la produzione,
ABV riceve il “Gran premio”.
1923
Atelier Varedo
1930
Collaborazioni futuriste con Cesare
Andreoni e Giandante X
Incontro con Lucio Fontana
1931
Collaborazioni con gli artisti
Roberto Crippa, Angelo Del Bon,
Gianni Dova, Agenore Fabbri,
Fausto Melotti, Arnaldo Pomodoro,
Aligi Sassu, Adriano Spilimbergo
1932
ABV Arredamenti Borsani Varedo
1933
Casa Minima
1943
Villa Borsani a Varedo
1950—1980
La produzione di
serie: programmazione
industriale
Inizia la produzione seriale di elementi
d’arredo originali, autonomi ed eleganti
nella forma, industriali nella produzione
– secondo il manifesto progettuale di
Osvaldo Borsani. Il nome svela le origini:
Tecno è un’industria che si occupa di
Tecnologia per creare prodotti sempre
attuali immaginando un “modo” nuovo
di arredare prima gli ambienti domestici
e successivamente gli spazi del lavoro
e dell’attesa.
1953
I gemelli Osvaldo e Fulgenzio Borsani
fondano Tecno
93
92