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Objects, Stories
Objects, Stories
Design Classics
Design Classics
per l’epoca, eseguita oggi con attenzione filologica. Poltrona
di grande presenza, per il suo stile senza tempo Lina si abbina
con naturalezza a tutti divani della collezione Tacchini, sia in
ambienti domestici che in aree contract.
Carlo De Carli
Nato a Milano, Carlo De Carli (1910-1999) si laurea nel
1934 in Architettura presso il Politecnico di Milano, lavora per
un anno nello studio di Gio Ponti, cui nel 1962 succede nella
cattedra di Architettura degli Interni, Arredamento e Decorazio-
ne. Curatore della X e XI Triennale di Milano è Preside della
Facoltà di Architettura nel 1965-1968. Dal 1967 al 1971 dirige
la rivista ‘Interni’. Progetto, ricerca, didattica e promozione
sono gli ambiti di azione del suo lavoro svolto in una sostanziale
unità di pensiero attento alla persona e all’ambito sociale e pro-
duttivo in cui opera.
Testimone del concetto di “spazio primario” della filosofia
di De Carli, ovvero dello “spazio di relazione”, principi che
trovano conferma nella visione della funzione d’arredo e della
progettualità di interni secondo Tacchini, Sella è ispirato
all’omonima poltrona disegnata nel 1966 dal celebre architetto
italiano. Il divano si presenta come un arredo di grande elegan-
za, realizzato con materiali di assoluto pregio: legno di noce
a vista, dettagli in elegante metallo cromato finitura nera lucido
e cinghie di supporto dello schienale in raffinato cuoio.
Le cuscinature sono in piuma e i rivestimenti possono essere
in pelle, tessuto o velluto. La sua linea morbida e generosa è
estremamente raffinata ed è progettata per regalare un comfort
straordinario, dedicato a un tempo lento, che riconcilia con se
stessi e con gli altri, nella dimensione di uno spazio di relazione
più intimo e privato.
Max Eisler
Nato a Vienna nel 1913, figlio del famoso storico dell’arte
Max Eisler, uno dei fondatori dell’Austrian Werkbund, Martin
Eisler studia a Vienna come allievo dei noti architetti Oskar
Strnad e Clemens Holzmeister. Nel 1938 si trasferisce a Buenos
Aires, dove tiene subito la sua prima mostra di disegni e arredi
presso la Galleria Mueller, che diventerà il futuro Salone delle
Belle Arti nel 1940, presso il Palais de Glace. Nel 1945 fonda,
insieme ad Arnold Hackel, Interieur, azienda che vende mobili
e oggetti progettati dal duo, iniziando così la sua carriera di
designer, che lo porterà anche in Brasile, dove nel 1955 si asso-
cia a Carlo Hauner della compagnia Moveis Artesanais, diven-
tando Direttore Artistico della società Forma, a San Paolo.
Costela rappresenta la sintesi della natura di un progetto
creativo. L’idea portante, dalla quale parte tutto, la bellissima
struttura in legno a fasce arrotondate in un ideale abbraccio che
accoglie sia nella seduta che nello schienale, e il completamento
funzionale ed estetico del dettaglio, a garanzia di un comfort
completo e dallo stile estremamente naturale nella loro posizio-
ne quasi casuale. La parte portante è facilmente smontabile
e riciclabile, caratteristica in linea con la fondamentale tendenza
e necessità contemporanee di produrre arredi che considerino
i principi di sostenibilità e durata nel tempo. La possibilità di
poter giocare con i rivestimenti tessili rende poi Costela non so-
lo un pezzo dalla storia inconfondibile, ma anche un arredo di
rinnovata e irresistibile tendenza.
Dinamica, flessibile, la riedizione di Reversível propone
un doppio comfort grazie alla seduta posizionabile in due modi,
per utilizzare la poltrona da seduti con schiena eretta, o in
modo più rilassato in una posizione semi-sdraiata, trasversale
allo schienale. La semplicità e la naturalezza del movimento
ne fanno sembrare ovvia la funzionalità, che costituisce in realtà
una intuizione assolutamente all’avanguardia oggi come ieri.
Una seduta informale, dalle linee caratteristiche, con struttura
in metallo e rivestimenti tessili che ne completano l’originalità.
Reversível testimonia la morbidezza e la sensualità del design
brasiliano anni ’50, combinazione di tradizione e creatività, tra
artigianato popolare e visionaria innovazione.
Per De Carli non esiste un diverso atteg-
giamento fra il progetto di una casa
o di una sedia: “Ho l’amore per qualsiasi
forma di architettura purché sia studiata,
sperimentata, e sia essenziale (…)
anche i mobili… ne ho disegnati molti…
cercano solo la misura: non cercano
alcun effetto… soprattutto la misura che
trova relazione con lo spazio della casa,
con il senso dell’albero.” (Creatività, 1973)
Celebre designer, molto apprezzato
anche come architetto, per i suoi progetti
caratterizzati da una creatività totalizzan-
te, che personalizza ogni dettaglio, dalla
costruzione agli arredi, Eisler è anche
scenografo e regista operistico. L’espe-
rienza brasiliana approfondisce l’interesse
di Martin Eisler per i legni esotici e
le tecniche di verniciatura e laccatura
di legno, vetro e bronzo.
Una poltrona elegante e informale
allo stesso tempo. Dall’estetica sensuale,
dalla matericità naturale e dal design
intelligente, che consente una raffinata
personalizzazione. Costela rappresenta
la sintesi della natura di un progetto
creativo.
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Carlo De Carli, ritratto.
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Sella, immagine storica (© Archivio De Carli).
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Martin Eisler, ritratto.
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Costela (1952), foto storica.
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