La verità della plastica
La plastica è lo spauracchio del nostro tempo. Come
disfarsene? Che farne? Non c’è telegiornale, elzeviro, articolo…
che non affronti la questione. Eppure può dare forma a
opere artistiche, coinvolgere designer e artisti che mettono
la loro creatività a servizio di originali manufatti destinati a
aste benefiche per il bene dell’arte. E' il caso delle sculture
progettate da diversi architetti che con le preziose "copia
d'artista" modellate in polistirene, resina e laccate offerte al
pubblico, riportano in luce questo messaggio.
La plastica merita di essere rivalutata come materia infrangibile
e resistente per creare forma morbide e sinuose, per generare,
grazie alla sua duttilità, sagome sorprendenti che hanno
modificato il panorama delle cose che accompagnano il
nostro vivere quotidiano. E anche come materiale sostenibile,
riciclabile e riciclato. Gaetano Pesce, icona internazionale
del design, da sempre impegnato a indagare la verità dei
materiali per ideare oggetti in grado di assecondare le loro
possibili modificazioni; manufatti che non siano forme
imposte dall’arbitrio del progettista, ma che nascano quasi
naturalmente dal codice genetico che ogni materiale porta con
sé, può essere considerato il portabandiera di questa iniziativa
che unisce il bene al bello, che può nascere anche da materie
non nobili.
Cristina Morozzi, giornalista, critica e curatrice di design
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