Eden, modellino in carta, ottobre 2017
Studio dell’attacco magnetico tra lampada e foglia
C
Eden Collection
Eden è una vegetazione fantastica, come
quella dei quadri del doganiere Rousseau.
Tre grandi foglie: la musa paradisiaca – come
chiamavano gli antichi il banano – albero del
paradiso, fico di Adamo; la quercia, albero
sacro a Zeus; l’alocasia simile ad un orecchio di
elefante. Un piccolo eden domestico, un bosco
che filtra luce e suoni, uno spazio di bellezza
e di benessere creato dalla luce schermata e
dalle qualità acustiche delle foglie. Le foreste
dipinte dal pittore francese sono il frutto
dell’immaginazione, il sogno di un paradiso
esotico primordiale: le tigri feroci sono quelle
dello zoo di Parigi e gli alberi esotici sono fili
d’erba stilizzati, orchidee ingigantite, piante
d’appartamento e foglie fuori scala come quelle
della collezione Eden. I giardini nascosti (anche
nel profondo dell’immaginazione) sono piccoli
eden. Come il ninfeo della villa di Livia: un
paradiso perduto e riportato ‘alla luce’ dopo
2000 anni dagli scavi archeologici. Il ninfeo
è un ambiente sotterraneo, senza finestre,
affrescato come un giardino abitato dagli
uccelli, fiorito e verde tutto l’anno; uno spazio
quindi senza finestre ma pieno di aria e di
luce, grazie alle piante affrescate sulle pareti. Il
giardino dipinto sulle pareti del ninfeo genera
uno spazio ovattato come quello creato dalle
lampade Eden; un luogo dove godere il silenzio
nella suggestione di essere circondati dal verde
e – con un po’ di immaginazione – sentire il
fruscio del vento e respirare il profumo dei fiori.
Giovanni Lauda
Eden is a fantasy vegetation, like that seen in
Rousseau “Le Douanier”’s paintings. Three
large leaves: the Musa paradisiaca – thus the
name given to the banana plant by the ancients
– Paradise tree, Adam’s fig; the oak, the tree
sacred to Zeus; the alocasia, that looks like the
ear of an elephant. A small domestic Eden, a
forest that filters light and sound, a space of
beauty and well–being created by the filtered
light and by the acoustic properties of the leaves.
The forests painted by the French painter stem
from imagination, from dreams of an exotic and
primordial paradise where the ferocious tigers
are those of the Paris zoo and the exotic trees
are stylized grass blades, giant orchids, house
plants and off–scale leaves just like those of the
Eden collection. The hidden gardens (hidden
in the depths of imagination, as well) are small
Edens. Like the nymphaeum of Livia’s Villa: a
lost paradise brought back to light after 2000
years thanks to archeological excavation. The
nymphaeum is an underground, windowless
room frescoed to look like a garden inhabited by
birds, and blooming and green all year round.
Although lacking windows, the room is full of
light and air, thanks to the plants painted on the
walls. The garden painted on the walls of the
nymphaeum creates a padded space, like the one
generated by the Eden lamps, a place where one
can enjoy the silence, fancy being immersed in a
garden and – with a bit of imagination – hear the
wind through the leaves and smell the fragrance
of the flowers.
B