Eden Collection
Eden è una vegetazione fantastica,
come quella dei quadri del doganiere
Rousseau. Tre grandi foglie: la musa
paradisiaca – come chiamavano
gli antichi il banano – albero del
paradiso, fico di Adamo; la quercia,
albero sacro a Zeus; l’alocasia simile
ad un orecchio di elefante. Un
piccolo eden domestico, un bosco
che filtra luce e suoni, uno spazio
di bellezza e di benessere creato
dalla luce schermata e dalle qualità
acustiche delle foglie. Le foreste
dipinte dal pittore francese sono il
frutto dell’immaginazione, il sogno
di un paradiso esotico primordiale:
le tigri feroci sono quelle dello zoo
di Parigi e gli alberi esotici sono fili
d’erba stilizzati, orchidee ingigantite,
piante d’appartamento e foglie fuori
scala come quelle della collezione
Eden. I giardini nascosti (anche nel
profondo dell’immaginazione) sono
piccoli eden. Come il ninfeo della
villa di Livia: un paradiso perduto e
riportato ‘alla luce’ dopo 2000 anni
dagli scavi archeologici. Il ninfeo
è un ambiente sotterraneo, senza
finestre, affrescato come un giardino
abitato dagli uccelli, fiorito e verde
tutto l’anno; uno spazio quindi
senza finestre ma pieno di aria e di
luce, grazie alle piante affrescate
sulle pareti. Il giardino dipinto sulle
pareti del ninfeo genera uno spazio
ovattato come quello creato dalle
lampade Eden; un luogo dove godere
il silenzio nella suggestione di essere
circondati dal verde e – con un po’ di
immaginazione – sentire il fruscio del
vento e respirare il profumo dei fiori.
Giovanni Lauda
Eden is a fantasy vegetation, like that
seen in Rousseau “Le Douanier”’s
paintings. Three large leaves: the
Musa paradisiaca – thus the name
given to the banana plant by the
ancients – Paradise tree, Adam’s fig;
the oak, the tree sacred to Zeus; the
alocasia, that looks like the ear of an
elephant. A small domestic Eden,
a forest that filters light and sound,
a space of beauty and well–being
created by the filtered light and by
the acoustic properties of the leaves.
The forests painted by the French
painter stem from imagination, from
dreams of an exotic and primordial
paradise where the ferocious tigers
are those of the Paris zoo and the
exotic trees are stylized grass blades,
giant orchids, house plants and
off–scale leaves just like those of
the Eden collection. The hidden
gardens (hidden in the depths of
imagination, as well) are small
Edens. Like the nymphaeum of
Livia’s Villa: a lost paradise brought
back to light after 2000 years thanks
to archeological excavation. The
nymphaeum is an underground,
windowless room frescoed to look
like a garden inhabited by birds, and
blooming and green all year round.
Although lacking windows, the room
is full of light and air, thanks to the
plants painted on the walls. The
garden painted on the walls of the
nymphaeum creates a padded space,
like the one generated by the Eden
lamps, a place where one can enjoy
the silence, fancy being immersed
in a garden and – with a bit of
imagination – hear the wind through
the leaves and smell the fragrance of
the flowers.
B
C
Eden, modellino in carta, ottobre 2017
Studio dell’attacco magnetico tra lampada e foglia