“ENIGMATICO NELLA SUA SEMPLICITÀ, NELLA
MONOTONA RIPETIZIONE DI QUATTRO LATI ED
ANGOLI UGUALI, GENERA UNA SERIE DI INTERES-
SANTI ED INFINITE FIGURE...”. Da “Il Quadrato”
di Bruno Munari, 2005, Editore Corraini.
OGNI FORMA PARLA UNA LINGUA DIVERSA.
PER COMPRENDERLA NON BASTA GUARDARE.
BISOGNA ESERCITARSI: SI COMINCIA
DALL’ALFABETO, POI SI PASSA ALLA GRAMMATICA
E ALLA SINTASSI. IL MAESTRO BRUNO MUNARI,
CHE NELLA LINGUA DELLE FORME SAPEVA SCRIVERE,
LA LEZIONE SUL QUADRATO LA COMINCIAVA COSÌ:
“ALTO E LARGO QUANTO UN UOMO CON LE BRACCIA
APERTE, IL QUADRATO STA, FIN DALLE PIÙ
ANTICHE SCRITTURE E NELLE INCISIONI RUPESTRI
DEI PRIMI UOMINI, A SIGNIFICARE L’IDEA
DI RECINTO, DI CASA, DI PAESE”.
“ENIGMATIC IN ITS SIMPLICITY, IN THE
MONOTONOUS REPETITION OF FOUR EQUAL
SIDES AND FOUR EQUAL ANGLES, IT CREATES
A SERIES OF INTERESTING FIGURES...”.
From “The square” by Bruno Munari, 2005,
Corraini Editor.
EVERY SHAPE SPEAKS A DIFFERENT LANGUAGE.
IT IS NOT ENOUGH TO LOOK TO UNDERSTAND IT.
TRAINING IS NEEDED: FROM THE ALPHABET
THROUGH THE GRAMMAR TO THE SYNTAX.
THE MASTER BRUNO MUNARI, WHO KNEW HOW
TO WRITE THE LANGUAGE OF THE SHAPES,
USED TO START THE LESSON ON THE SQUARE
WITH: “THE SQUARE IS HIGH AND AS WIDE
AS A MAN WITH HIS ARMS OUTSTRETCHED.
IN THE OLDEST WRITINGS AND IN THE ROCK
INSCRIPTIONS OF EARLY MAN, IT SIGNIFIES
THE IDEA OF ENCLOSURE, OF HOME,
OF SETTLEMENT”.
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...enigmatico
nella sua semplicità,
genera interessanti
ed infi nite fi gure.