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“La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella”
La cucina come ricerca, come trasmissione della cultura, come elemento di conoscenza e approfondimento del
sapere. Le stagioni, i ritmi della natura, la quotidianità nella preparazione degli alimenti, le tipologie di cottura,
le ricette più semplici. Ma anche la gioia di godere di un buon piatto, il divertimento, la frivolezza, la convivialità.
Brillat-Savarin non era un cuoco ma un buongustaio e appassionato di cucina che nella Francia a cavallo tra
Ancient Regime e Restaurazione completò un’opera ricca di episodi e nozioni sul suo rapporto con il cibo.
Il testo è un invito a ripensare la cucina riscoprendo nel cibo un piacere. Dal bisogno dell’alimentazione all’arte
del mangiar bene, descritta da un vero gourmand.
The kitchen as a place of research, as the portrayal of culture, as an element of knowledge and the depths of
wisdom. The seasons, the natural rhythms, the ritual of preparing food, the type of cooking, the most simple
recipes. But even the joy of a good meal, the fun, the flippancy, the energy. Brillat-Savarin wasn’t a cook but a
gastronome, a food enthusiast who, between the Ancient Regime and the Restoration in France, published a book
rich with tales and notions on his relationship with food. The text is an invitation to rethink cooking, to rediscover
the joy of food. From the need for nourishment to the art of eating well, described by a true gourmand.
“THE DISCOVERY OF A NEW DISH CONFERS
MORE HAPPINESS ON HUMANIT Y,
THAN THE DISCOVERY OF A NEW STAR”