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6 PEDRALI
“Il nostro problema è che gli oggetti che
produciamo invecchiano bene”.
Sembra un paradosso per un tempo in cui ogni
cosa è votata a invecchiare in fretta per essere
sostituita da un nuovo prodotto, ma questa
è invece una delle guide intime e sincere che
accompagnano la breve chiacchierata con Mario
Pedrali all’ingresso dell’azienda da lui fondata
nel 1963, a Palazzolo sull’Oglio e ora trasferita a
Mornico al Serio.
Una bella stretta di mano, sguardo limpido,
parole semplici ma chiare e un sorriso sincero.
Queste pianure hanno prodotto nell’ultimo secolo
una metamorfosi potente che ha trasformato
gli abitanti di queste terre e i loro tempi morti
invernali prima in sperimentatori meccanici, quindi
in inventori arguti, capaci di generare nuove forme
d’industria e creazioni per un mondo nuovo.
E Pedrali è anche tutto questo, un’azienda legata
a un passato artigianale che affonda le sue radici
in un territorio a forte vocazione industriale e
imprenditoriale.
Insieme a Monica e Giuseppe Pedrali, seconda
generazione al comando dell’azienda, capisci
subito che una serie di sane ossessioni paterne
sono maturate con il passare dei decenni e
raccontano di un percorso svolto con coerenza e
calma autorevolezza.
Dalla prima officina di fabbro per mobili da giardino
a un’azienda di 104.000 metri quadrati, con una
seconda sede per la sola produzione dei componenti
in legno, sembra che gli elementi portanti non siano
cambiati, quanto piuttosto siano stati ulteriormente
metabolizzati e trasformati nei capisaldi di una vera
e propria filosofia produttiva, che si materializza in
ogni pezzo di design realizzato.
Attenzione alla qualità diffusa del processo
produttivo, selezione di materiali di alta gamma,
passione assoluta per i macchinari più avanzati,
ricerca consapevole di tecnologie e materie
prime italiane, progettualità in ogni fase con la
meticolosità tipica dell’artigiano, lotta agli sprechi
e al superfluo, senso di comunità sono i principali
aspetti che identificano Pedrali come un interprete
eccellente del disegno industriale contemporaneo.
Passeggiare con Giuseppe Pedrali tra gli scaffali
vertiginosi del nuovo magazzino automatico
progettato dall’architetto Cino Zucchi e già
diventato un’icona verde e amichevole nel territorio,
sembra un viaggio nel futuro che si fa presente.
“A volte vengo qui la sera. A luci spente. E guardo
incantato il balletto perfetto di questi robot che
instancabilmente portano o recuperano le merci.
Non esiste millimetro sprecato, né un tempo usato
senza intelligenza. Tutto è stato pensato per essere
sostenibile e per contribuire al miglioramento della
produzione dei nostri prodotti e della vita
di chi lavora qua”.
Camminare attraverso le aree produttive
per i metalli, il legno e le materie plastiche vuol dire
comprendere quanto un macchinario selezionato
con cura non sia solamente un poderoso
investimento industriale, ma sia soprattutto una
scelta per materializzare finalmente una sedia
sognata da anni, ma non ancora maturata nelle sue
potenzialità realizzative.
I pezzi prodotti sono pensati per resistere al
tempo; i materiali usati sono scelti per invecchiare
bene; le forme e le linee di ogni nuovo prodotto
seguono una linea di continuità con le famiglie
precedenti, innovando con grazia; le macchine per
produrle sono incorporate alla filiera ponderando
il momento adatto in cui inserirle nel processo
produttivo.
Il risultato - 100% made in Italy - che viene dalla
cura del processo di produzione in tutte le sue fasi
si confronta poi con il mercato internazionale.
Pedrali infatti inizia a esportare già dalla fine degli
anni ’70, distribuendo in Svizzera, Germania, Stati
Bellezza,
tradizione
e innovazione
Luca Molinari
The positive contrast between remaining Italian
and opening up to the global market is a conviction
which has enabled the enterprise to confidently
stay on course and remain true to itself.
“Knowing how to wait is a necessary challenge”,
I am told by both Giuseppe and Monica, almost
like a mantra, and this phrase starts to resonate
with me more and more, because the “right time”
seems to be the magic potion that gives meaning
and form to all that this company manufactures
and imagines.
In order to be “always one step ahead”, a company
needs to intelligently stay on course with the
times, searching for objects that make our lives
easier, warmer, and more comfortable.
Subtle and respected excellence is the
outcome of a desire reiterated over time and in
everyday decisions, which does not accept easy
compromises, but instead raises the bar every
time. This is also the premise of the company’s
design approach. The Pedrali family collaborates
with a team of designers chosen for the quality
of their work and their ability to share a common
vision, never aggressive or consumerist.
When I ask Monica Pedrali what manufacturing
Italian goods means to her, she replies with ease:
“Know-how, a region of reference, and quality”.
So, I throw back at her: “What about beauty?”.
She looks at me and, almost shyly, adds: “Beauty
is the end result of this entire process. It is a
natural consequence, not a goal”.
This is the deep meaning of Italian-style
innovation, thanks to a civilisation which, over
the centuries, has managed to harness time,
producing excellence which seems to have always
existed, but that no one had recognised before.
As soon as you leave Pedrali’s facilities, you are
struck by the surrounding green landscape.
Then you see the beautiful land we are tied to and
realise that it continues to instil solid thoughts,
seasonal rhythms, expert manual skills, love for
nature, and the silent search for everything that
can improve our lives in the minds and hands of
the people you just spoke to.