GIORGIO MORANDI BIOGRAFIA
Giorgio Morandi nacque il 20 luglio 1890 a Bologna.
Trascorse praticamente tutta la sua vita dedicandosi
all’attività di pittore e incisore in un modesto studio-
appartamento in Via Fondazza che condivideva con le
tre sorelle. Non ebbe mai un vero e proprio atelier, ma
viveva e lavorava in una stanza di media grandezza con
una fi nestra che dava su un piccolo cortile, soggetto di
numerosi suoi quadri.
Qui si trovavano anche il letto, un vecchio scrittoio, un
tavolo da disegno, il cavalletto e poi tutt’intorno, su stretti
scaffali, l’arsenale delle semplici cose che conosciamo
attraverso le sue nature morte: bottiglie, recipienti, vasi,
brocche, utensili da cucina, scatole.
In questa camera-studio l’artista trascorreva le sue ore di
rifl essione, lavoro e riposo, in un dialogo ininterrotto con
la propria realtà. All’infuori di viaggi a Venezia, Firenze o
Roma, in occasione delle mostre dei suoi dipinti, e delle
escursioni estive a Grizzana, sulle colline dell’Appennino
tosco-emiliano, Morandi raramente lasciò Bologna.
Nonostante la sua estrema riservatezza, i suoi dipinti
acquistarono fama e vennero richiesti in tutta Europa e in
America. Nel 1930 ottenne “per chiara fama” la cattedra
di Tecniche dell’incisione presso l’Accademia di Belle Arti
di Bologna, dove insegnò per 26 anni.
All’inizio del 1934, durante una presentazione pubblica
ad opera di Roberto Longhi, allora professore di Arte
Rinascimentale presso l’Università di Bologna, Morandi
venne riconosciuto come il maggior pittore vivente in
Italia.
Nel 1949 venne presentato nell’importante mostra
Twentieth Century Italian Art al Museo di Arte Moderna di
New York e nel 1957 gli attribuirono il Gran Premio per la
Pittura alla Biennale di São Paulo in Brasile.
Morandi si spense nella casa di Bologna il 18 giugno
1964.
GIORGIO MORANDI BIOGRAPHY
Giorgio Morandi was born in Bologna on 20th July
1890. He spent almost his whole life working as a
painter and etcher in a small studio-fl at in Via Fondazza
that he shared with his three sisters. He never had a
proper atelier, but he lived and worked in a medium-
size room with a window looking onto a small yard,
subject of several of his paintings. In this room there
were also his bed, an old writing table, a drawing
table, the easel, and all around, on narrow shelves, the
arsenal of the simple things we see in his still lives:
bottles, containers, vases, jugs, kitchen utensils, boxes.
In this studio-sleeping room the artist spent his time to
refl ect, work, and rest in an uninterrupted dialogue with
his own reality. Except for trips to Venice, Florence, or
Rome for exhibitions of his paintings, or for summer
excursions to Grizzana on the hills of the Tuscan-
Emilian Apennines, Morandi scarcely ever left Bologna.
Notwithstanding his extreme reserve, his paintings
came to be known and in demand throughout Europe
and America. In 1930 he obtained “due to his fame” the
professorship of Etching Techniques at the Accademia
di Belle Arti of Bologna, where he taught for 26 years.
As early as 1934, in a public address by Roberto
Longhi, at that time Professor of Renaissance Art at
the University of Bologna, Morandi was recognized
as the greatest living painter in Italy. In 1949 he was
featured in the seminal exhibition of Twentieth Century
Italian Art at the Museum of Modern Art in New York,
and in 1957 he was awarded the Grand Prize for
Painting at the São Paulo Biennale in Brazil.
Morandi died in his house in Bologna in June 1964.