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Alti muri, ampi cortili centrali, porosità di pe-
rimetri destinati alla residenza e al lavoro.
Case rurali dove il centro di gravità è la vita
che scorre secondo moduli rigorosi, dove
le geometrie si contaminano e si delimitano
a vicenda. Superfici che parlano il linguaggio
della luce, obbediscono al suo percorso e ri-
flettono l’energia che nutre la concretezza
della quotidianità.
High walls, wide central courtyards, pervious
boundaries destined for living and work spa-
ces. Rural houses where the centre of gravity
and life flows around rigid forms, where geo-
metric shapes alternately mingle and bound
each other. Surfaces that speak the langua-
ge of the light, obey its trajectory and reflect
the energy that nourishes the substance of
everyday life.