“Comme des Garçons N.1, N.2”
Rei Kawakubo
1986
“Comme des Garçons N.3, N.4, N.5”
Rei Kawakubo
1986
“Lizie”
Régis Protière
1984
“Mattatoio 1988”,
Salone del Mobile di Milano
1988
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Il cambiamento è vita, visione, strategia
e attraversa i mondi in cui Pallucco investe
le sue energie progettuali: luce e casa. Pallucco,
allontanandosi dagli stili dominanti, ha da sempre
sperimentato nuove soluzioni ricercando forme
particolari ed oggetti dai forti contenuti estetici
tra arte, architettura e design. “Ci vogliono gli
occhi di un navigante per vedere la riva oltre
l’orizzonte”… sono questi gli occhi con cui
Pallucco percorre le vie del design sin dagli anni
‘80, identificando e scegliendo non quello che
è semplice moda, ma quello che rappresenta la
tendenza dello stile. Un approccio attento, colto
e anticonformista, che ha permesso all’azienda
di affermarsi nel panorama internazionale sin
dalla sua fondazione. A testimoniarlo sono gli
allestimenti negli spazi del Mattatoio di Milano
(1987 ⁄ 1988 ⁄ 1989) e le collaborazioni con
Peter Lindbergh e Rei Kawakubo. Il rigore e il
minimalismo urbano sono i capisaldi di Pallucco
negli anni Novanta con la direzione artistica di
Hannes Wettstein, che per l’azienda disegna
uno dei suoi masterpiece, la libreria Continua,
portando alla ribalta del mondo del design il
concetto di tecnologia come nuova forma oltre
l’estetica. Gli anni Duemila sono all’insegna della
decorazione. La direzione artistica di Jurgen
Bey sposta l’asse dell’attenzione di Pallucco
su nuove forme e nuovi linguaggi formali.
Contemporaneamente si allarga il gruppo di
designer che producono e sperimentano nuove
soluzioni, esplorando le frontiere del design
contemporaneo con la libertà espressiva che
è la firma più autentica dello stile Pallucco.
Hannes Wettstein, Jean Nouvel, Tom Dixon,
Jaime Hayón, Christian Deuber, Sergio Calatroni,
Denis Santachiara, Kazuhiro Yamanaka, Enrico
Franzolini, Lagranja Design, Susanne Philippson,
Matalie Crasset, Constance Guisset, Brian
Rasmussen, creano per Pallucco pezzi esclusivi
che segnano lo stile di un laboratorio di idee
dove si confrontano le tendenze del design
multiculturale. L’attuale produzione è una fusione
di oggetti contemporanei, storici e senza tempo.
La lampada Fortuny di Mariano Fortuny,
il capolavoro visionario degli inizi del Novecento,
ne rappresenta al meglio lo spirito. Pallucco ha
una storia con radici in un prestigioso passato
che si sta proiettando nel futuro.
Change is life, vision, strategy and crosses the
worlds where Pallucco invests its design energy:
light and home. Stepping away from the prevailing
styles, Pallucco has always experimented with
new solutions, pursuing unique shapes and
objects with a powerful aesthetic, amid art,
architecture and design. “You need the eyes of
a sailor to see the shore beyond the horizon”….
it is indeed with such eyes that Pallucco has
ventured down the paths of design since the
1980s, identifying and capturing more than
mere fashion, but rather embracing style trends
entirely. An attentive, educated and nonconformist
approach, which has enabled the company to
be affirmed on the international scene since
its foundation. Bearing witness to this are the
exhibitions in the spaces of the Mattatoio in Milan
(1987 ⁄ 1988 ⁄ 1989) and the collaborations with
Peter Lindbergh and Rei Kawakubo. Rigour and
urban minimalism were Pallucco’s cornerstones
in the 1990s, under the art direction of Hannes
Wettstein, who designed for the company one
of his masterpieces, the Continua bookcase,
bringing to the forefront of the design world the
concept of technology as a new form beyond
aesthetics. After 2000, everything was all about
decoration. The art direction of Jurgen Bey moves
Pallucco’s focus onto new forms and new formal
languages.
At the same time, the group of designers who
produce and experiment new solutions grows
larger, exploring the frontiers of contemporary
design with the freedom of expression which
is the most authentic signature of the Pallucco
style. Hannes Wettstein, Jean Nouvel, Tom Dixon,
Jaime Hayón, Christian Deuber, Sergio Calatroni,
Denis Santachiara, Kazuhiro Yamanaka, Enrico
Franzolini, Lagranja Design, Susanne Philippson,
Matalie Crasset, Constance Guisset and Brian
Rasmussen create exclusive pieces for Pallucco
that distinguish the style of a think tank where
multicultural design trends merge together to
form unique concepts. The current production is
a fusion of contemporary, historical and timeless
objects. The Fortuny lamp by Mariano Fortuny,
the visionary masterpiece of the beginning of
the twentieth century, best represents the spirit.
Pallucco has a history with roots in a prestigious
past that looks keenly to the future.
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