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circostanziale del reale e quello senza tempo
dell'arte. Tutto concorre nella performance
di Presicce a fare dell'opera uno spazio atem-
porale. L’immobilità dei protagonisti, la di-
mensione visiva dell'immagine, ma anche
l'ambiente sonoro. Questi tre elementi si riu-
niscono nella creazione di una tensione ca-
ratteristica di tutte le performance di Presicce.
I suoni, sia che provengano da musica, canti
o da rumori reali generati dai gesti, hanno
tutti un carattere ripetitivo e stordente che
danno un'impressione di infinito. Le forme,
spesso geometriche, introducono una tensione
visiva che si arricchisce dei materiali diversi
dei tessuti e degli oggetti. A questo proposito
è bene precisare che Presicce progetta e di-
segna lui stesso tutti gli elementi di scena e
gli accessori, che riserva all'uso di un'unica
performance. L’immobilità, insomma, non è
mai una semplice attesa indifferente. Essa è
sempre il riflesso della tensione interiore dei
corpi, come dire della loro vita. Infatti le po-
sture privilegiano il sollevamento di un arto o
di un oggetto, questo implica inevitabilmente
per chi li mette in atto, un equilibrio da tenere,
una forza da esercitare. Presicce d'altra parte
ha lavorato su molte performance con studenti
provenienti da scuole differenti, nel quadro
di un laboratorio che ha chiamato L’Accade-
mia dell'immobilità. Una delle opere che è
scaturita da questa collaborazione, Fine eroica
di un'immagine del Quattrocento (2015), è
particolarmente esemplificativa al riguardo.
Davanti alla tela Funerale di Togliatti di Re-
nato Guttuso, esposta al MAMbo di Bologna,
e al corteo funebre che vi si trova raffigurato,
gli studenti formano un altro corteo, di corpi
viventi questa volta, tutti coinvolti nella ten-
sione che li collega gli uni agli altri, come in
una composizione pittorica. La performance
non ci invita soltanto al paragone fra il corteo
vivente e il corteo dipinto, ma ne fornisce il
prolungamento nello spazio reale e in un’altra
dimensione temporale. Come indicato d'altra
parte dal titolo, si situa per altro fra due im-
magini, quella del Quattrocento (una minia-
tura che Presicce ha tenuto segreta, ma che
ha descritto oralmente agli studenti) e la tela
del museo, essa stessa articolata intorno a un
avvenimento reale del XX secolo, i funerali a
Roma di Togliatti, segretario generale del par-
tito comunista italiano. Il divenire eroico del-
l’immagine del Quattrocento passa dalla sua
rivitalizzazione in corpi nuovi, dall'avere dato
vita alla giovinezza portata dall'ideale rivolu-
zionario, offrendo un'eco vivente all'immagine
del quadro dipinto, che da fondale della scena
diviene il fantasma della storia passata da
dove può rinascere la storia presente. Presicce
coinvolge di conseguenza le immagini in una
relazione dinamica, è in questo senso che ne
riattiva il contenuto e la forza, tanto che a di-
spetto dell'immobilità, la composizione non
Santo Stefano, i coriandoli, le pietre, 2015
Performance per un solo spettatore alla volta, accompagnato /
Performance for only one accompanied spectator at a time
Chiesa di Santo Stefano Piccolo, Putignano (BA) /
Courtesy of the artisti e / and Teatro Pubblico Pugliese
Foto / Photo: Dario Lasagni