10
Chiuso dietro di sé il Mondo Esterno, si
appoggiò alla lucente porta in foglia oro,
unico accesso di quel suo prezioso Eden
privato.
Si adagiò sulla poltrona intagliata a mano, e
gettò da sotto gli occhiali da sole una lenta
occhiata.
Come sempre a quell’ora, la luce irraggiava
prepotente dalla grande finestra, per ovat-
tarsi soffusa e lasciva sul piano della con-
solle in noce.
La specchiera le rimandava i conosciuti
vuoti contrastanti, e quelle linee dinamiche
e ondulate che le davano sempre una calma
voluttuosa.
Respirò profondamente.
After locking the Outer World outside,
she leaned against the shining gold leaf
door, unique access to that precious pri-
vate Eden.
She lay on the hand carved armchair and
softly glanced through her sunglasses.
As usual, at that time of the day, the light
irradiated high handedly from the big win-
dow, resting lascivious and suffuse on the
top of the walnut console.
The mirror reflected the well known con-
trast of plenum and voids, and the dynamic
and wavy lines always capable of giving her
a voluptuous calm.
She breathed deep.
my
HALLWAY