Quali sono i tratti principali che definiscono
una residenza di lusso oggi e come si è evoluto
questo concetto da inizio Novecento ai nostri
giorni?
PJ - Il brand Living Supreme, ideato per
Palazzo della Luce, intende promuovere l’idea
di esclusività, più che di lusso, termine ormai
abusato dal mercato.
Se in passato si ricercavano ville e appartamenti
sontuosi, ricchi di ornamenti e caratterizzati da
spazi ampi, oggi le esigenze sono cambiate. La
qualità si misura attraverso il comfort abitativo,
la privacy, la presenza di verde privato, la
garanzia di posti auto, l’esistenza di servizi
comuni quali la sicurezza.
In un progetto di riqualificazione bisogna
per prima cosa contestualizzare l’intervento,
tenendo conto dell’area geografica e del target
di riferimento.
Nel nostro caso ci trovavamo a intervenire nel
cuore della città di Torino, un luogo centrale
a livello di connessioni, ma carente dal punto
di vista della privacy, in quanto fortemente
urbanizzato, e degli spazi esterni privati.
Se osserviamo la storia della città di Torino,
notiamo che a inizio Novecento la medio-alta
borghesia ha sentito l’esigenza di identificarsi in
una élite e si è aggregata in quartieri esclusivi
della città, come la zona pedonale della
Crocetta. La successiva densificazione urbana
degli anni ’60 ha poi spinto questa “clientela
di lusso” a trovare rifugio sulla collina. Sono
nate ville generose immerse nel verde e
caratterizzate da una moltitudine di camere e
ampi giardini.
Recentemente questa generazione ha
visto un mutamento del proprio stile di
vita, caratterizzato dalla necessità di poter
raggiungere facilmente i punti strategici
della città e di essere continuamente
“connessi”, si è ritrovata con proprietà spesso
sovradimensionate, costose dal punto di vista
della manutenzione e con notevoli problemi di
sicurezza.
In Palazzo della Luce si è cercato di intercettare
questa clientela offrendo soluzioni esclusive,
uniche e non ripetibili. Abbiamo dato
grande importanza agli spazi esterni privati,
garantendo la privacy e un altissimo livello
di sicurezza; abbiamo creato spazi generosi,
ma dimensionamenti sulle effettive esigenze
delle persone; abbiamo previsto un servizio
concierge, facilities per eventuali ricevimenti,
garage privato e area fitness, il tutto nel centro
della città.
What are the main features that define a
luxury residence today and how has the
concept of luxury evolved since the early
20th century?
PJ - The purpose of the Living Supreme
brand, conceived for Palazzo della Luce, is to
champion the idea of exclusivity rather than
luxury, which is an overused marketing term.
In past times, sumptuous villas and apartments,
rich in ornamentation and with spacious rooms
were all the rage, but nowadays our needs have
changed. Now quality is measured in terms
of comfortable living, privacy, enclosed green
spaces, guaranteed parking and condominium
services such as security.
A redevelopment project must begin by
contextualizing the work, which entails taking
account of the building’s location and intended
users.
In our case, we found ourselves carrying out
work on a building whose position in the
heart of the city of Turin made it a connective
hub, which, however, by virtue of its highly
urbanized location, was lacking in privacy and
private outdoor spaces.
At the beginning of the 20th century, those
wishing to the display their elite status as
members of the upper-middle class of Turin
would congregate in exclusive districts of the
city, such as the pedestrianized area of the
Crocetta. Later, this “luxury clientele” took
refuge in the hills when, in the 1960s, the
city’s population began to rise. Spacious
multi-room homes surrounded by ample
gardens sprung up on the city outskirts.
Recently this generation has made a lifestyle
change, for now they want to be living handily
close to strategic points in the city as part of
their continuously connected life instead of
remaining in outsized homes that are costly to
maintain and hard to keep secure.
The Palazzo della Luce project was intended
to attract this type of clientele with exclusive,
unique and unrepeatable solutions. We laid
great emphasis on private outdoor spaces
that offer both privacy and high security. We
created generous spaces, but on a scale that
meets people’s actual needs. We included
a concierge service, facilities for holding
receptions, a private garage and a gym. And all
of this in the center of the city.
Nella filosofia del suo studio, «fare
architettura non vuol dire solo progettare,
ma anche analizzare l’intero ciclo di vita
dell’edificio». Che ruolo hanno i materiali in
questo processo?
PJ - In un’economia circolare, un progetto
di riqualificazione innesca per definizione
un processo virtuoso legato al consumo
zero del territorio, al recupero e riuso degli
edifici invece che alla loro demolizione
e ricostruzione. A questo proposito sono
fondamentali i materiali scelti, possibilmente
“non compositi” e riciclabili, e le tecniche
costruttive utilizzate.
Nel caso di Palazzo della Luce abbiamo già
detto che il progetto stabilisce una chiara
distinzione tra le parti originali e quelle nuove:
le forme esistenti, le altezze e i tradizionali tetti
in pietra sono stati mantenuti, mentre i nuovi
interventi sono stati realizzati con materiali
contemporanei in grado di dare leggerezza,
quali acciaio, vetro e legno.
La consapevolezza di operare in un contesto
di alto profilo ci ha portato a selezionare
materiali di qualità eccellente del Made in Italy.
Per questo abbiamo inserito nel capitolato
di vendita la serie Listone Giordano Plank
190, posata a giunto chiuso, un materiale
raffinato ed elegante che dà la percezione
di una superficie unica e continua come nel
ventre di uno strumento musicale: essenziale
e minimale, capace di valorizzare l’architettura
degli spazi e al contempo garantito grazie alla
tracciabilità della filiera, prefinito, smontabile e
riciclabile.
According to the design philosophy of your
studio, “Architecture requires not just project
design, but also an analysis of the entire life
cycle of the building”. What is the role of
materials in this process?
PJ - In a circular economy, a redevelopment
project will, by definition, set in motion a
virtuous cycle of material use with the aim
of reaching zero consumption by recovering
and reusing buildings rather than demolishing
and replacing them. The materials selected,
preferably “non-composite” and recyclable, are
essential to this cycle, as are the construction
techniques.
In the case of Palazzo della Luce, the project
made a clear distinction between the original
and the new parts of the building. The shape
of the extant units, the ceiling heights and the
traditional stone roofs were all maintained,
whereas contemporary materials such as
steel, glass and wood went into the new-build
structures and imbued them with a sense of
lightness.
Conscious that ours was a high-profile project
in a very public place, we selected only the
best quality Italian-manufactured materials.
This is why the items in the sales contract
specifications include Listone Giordano’s
Plank 190 series, a flooring laid with a closed
joint effect, made out of a refined and elegant
material that gives the impression of a single
unbroken surface like the inside of a musical
instrument. The essential and minimal look of
the floor exalts the architectural form of the
spaces where it is laid. Further, thanks to the
traceability of the supply chain, the parquet is
also pre-finished, removable and recyclable.
La consapevolezza di operare in un contesto di alto profilo
ci ha portato a selezionare materiali di qualità eccellente
del Made in Italy.
Conscious that ours was a high-profile project in a very
public place, we selected only the best quality
Italian-manufactured materials.
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Ri-abitare la storia | Reinhabiting our History