Alhambra, schizzo progettuale /
DESIGN: Marco Tortoioli Ricci /
ANNO: 2008
Alhambra, conceptual sketch /
DESIGN: Marco Tortoioli Ricci /
YEAR: 2008
Tutto nasce dal considerare il pavimento
come una forma di scrittura. Non più una
successione di semplici liste ma una sequenza
di segni fonetic; un alfabeto capace di raccontare
le origini e le radici della persona che lo abita.
Una scrittura simile alle calligrafie cicliche o ai
motivi periodici dell'Alhambra di Granada la cui
creazione auspicava ‘il fluire della forma e la non
limitazione'. Il pavimento come mappa originaria
affine alla sequenza del nostro codice genetico
o alla partitura di un'opera musicale. Una serie
ritmica di elementi apparentemente simile ma
mai identica.
Ecco quindi che la superficie in legno
così scomposta diventa un'elemento unico
senza confine espandibile all'infinito in una
interminabile sequenza di moduli quasi fosse una
cristallografia di Penrose.
Everything comes from considering the
floor as a form of writing. No longer a series
of simple planks, but a sequence of phonetic
signs; an alphabet capable of recounting
the origins and roots of the person who lives
there. A form of writing similar to the cyclic
calligraphies or the periodic motifs of the
Alhambra in Granada, whose creation called
for "the flow of form and non-limitation".
The floor evokes an original map similar to the
sequence of our genetic code or the score of
a musical work. A rhythmic series of elements
that are apparently similar, but never identical.
Here, then, the broken-down wooden
surface becomes a unique element without
an infinitely expandable boundary, an endless
sequence of modules like Penrose
crystallography.
Wood as a memory vessel is transformed
into an original map, writing our genetic
code and becoming an emblem of our origins.
Il legno come contenitore di memoria si trasforma
in una mappa originaria, scrittura del nostro codice
genetico e simbolo delle nostre origini.
Marco Tortoioli Ricci
ALHAMBRA
58 — 59
Marco Tortoioli Ricci — Alhambra