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Q
uand’ero più giovane adoravo le
sorprese. Gli stravolgimenti, grandi e
piccoli, mi affascinavano. Tutto il resto
mi annoiava terribilmente.
Ora che ho passato i cinquant’anni, ho
imparato ad apprezzare anche l’altro lato
della vita. Quello calmo, ripetitivo. Quello delle
abitudini e dei gesti quotidiani. Ho capito che
se le sorprese mi piacciono così tanto, il merito
è proprio della normalità. Se mi piace mettermi
lo zaino in spalla e viaggiare, è perché so che
casa mia è lì ad aspettarmi.
A dire il vero, è da un bel po’ che io e mia
moglie non facciamo un viaggio avventuroso.
Colpa delle solite cose: il lavoro, i figli. Ma ormai
stanno crescendo, presto ci rifaremo.
Abbiamo già in mente due o tre mete, solo
noi due, come ai vecchi tempi. Quando ho
conosciuto Irina, non sarei mai riuscito ad
immaginarla con gli occhi contornati da
piccole rughe gentili. Non è poi così diversa.
È solo più grande, più saggia, più mia. Forse
anche più bella.
W
hen I was younger I loved surprises.
The upheaval, both big and small,
always fascinated me. Everything else
bored me terribly.
Now that I am over fifty, I have learned to
appreciate the other side of life, the calm and
repetitive side. The side consisting of habits and
daily routine. I have realized that if I like surprises
so much, that the virtue really is normality.
If I choose to put on my backpack and go
travelling, it is because I know that my house is
always there waiting for me.
Actually, it has been quite a while since my wife
and I have been on an adventurous journey.
We blame the usual things: work and children.
But now they are growing up, soon we’ll be
able to go again.
We already have in mind two or three trips, only
the two of us, like the old times. When I met
Irina, I could never have imagined her eyes
surrounded by fine gentle wrinkles. She is not
so different. She is just older, wiser, more mine.
Perhaps even more beautiful.
“Gli stravolgimenti,
grandi
e piccoli,
mi affascinavano.”
“THE UPHEAVAL, BOTH BIG AND SMALL, ALWAYS FASCINATED ME.”