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“E dicevano che
sarebbe
di certo
diventata una
donna incantevole.”
“AND THEY SAID THAT SHE WOULD CERTAINLY BECOME A LOVELY
WOMAN.”
Però mi piaceva di più Martina. In dieci anni
di vita non avevo mai visto una bambina
tanto bella. Era diversa dalle mie compagne
di classe, che se ne stavano tutto il tempo
sedute
a
spettegolare.
Martina
correva.
Correva come una gazzella, mormoravano
divertiti gli uomini, e dicevano che sarebbe
di certo diventata una donna incantevole.
Mi infastidiva terribilmente sentirli parlare di
lei. Vedevano solo una bambina graziosa e
vivace, mentre io avevo capito tutta la forza
che si scatenava dalle sue corse spensierate.
Sapeva persino impugnare una mazza da golf:
mio padre non mi permetteva nemmeno di
sfiorarne una, ma il suo sì.
Del resto era il proprietario di quel campo da
golf, e di molti altri. Si diceva che conoscesse
un signore che aveva vinto un major, l’U.S.
open, ma non sapevo se fosse vero. Avrei
potuto chiederlo a Martina, se ne avessi avuto
il coraggio.
However, I liked Martina more. In ten years
of life I had never seen such a beautiful girl.
She was different from my classmates, who
sat all the time in gossip sessions. Martina
ran. She ran like a gazelle, muttered the
amused men, and they said that she would
certainly become a lovely woman. I was
terribly annoyed to hear them talking
about her. They saw only a pretty lively little
girl, while I had understood all the force
that was unleashed by her carefree runs.
She even knew how to hold a golf club:
my father didn’t even allow me to touch
one, but hers yes. Her father was the owner
of the golf course, and of many others.
People said that he knew a man who had
won a major, the US open, but I didn’t
know if it was true. I could ask Martina, if I
had the courage.