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Io mi sento infallibile. Alle otto e un quarto arriva
Jessica, bella da togliere il fiato, stretta in un
tubino rosso che le lascia la schiena scoperta.
“Allora, cosa si mangia?” mi chiede sorridendo.
Che bel sorriso ha.
Tutto contento la porto in cucina a vedere gli
astici vivi nel lavandino, certo di impressionarla.
In effetti si impressiona, tanto che inizia
a piangere a dirotto. Se ne va correndo,
gridandomi fra le lacrime che è vegana e che
io sono una persona orribile.
La porta sbatte e scende un silenzio di tomba.
Vorrei sprofondare. Alex inizia a ridere e rido
anch’io, senza riuscire a smettere. Stappiamo
una bottiglia di vino frizzante, seguiamo i post-
it di Giulia e mangiamo insieme, ridendo e
chiacchierando, come non succedeva da
troppo tempo. Per fortuna gli amici non se ne
vanno mai, anzi, sanno trasformare un disastro
in una piccola festa.
La sera successiva, Giulia suona alla mia porta.
Vuole sapere com’è andata la cena, se l’astice
è piaciuto ai miei ospiti.
“Non ne è rimasto nemmeno un pezzetto! Da
tanto non passavo una serata così bella.”
“Sono contenta” Giulia sorride ed entra. “Che
bella casa che hai, così luminosa. E poi, adoro
i tavoli grandi.”
Ricambio il sorriso. “Anch’io.”
Decido che è il momento giusto per aprire la
bottiglia di Merlino. Cercando la cioccolata, mi
ritrovo a pensare ancora una volta che i tavoli
non sono mai troppo grandi...
I feel infallible. At quarter past eight Jessica
arrives, beautifully breathtaking, in a tight red
dress with an open back. “So, what are we
going to eat?” He asked with a smile. What a
beautiful smile she has.
Happily I take her into the kitchen to see the live
lobsters in the sink, sure to impress her.
Indeed she is impressed, so much that she
begins to cry. She runs away, shouting tearfully
to me that she is vegan and that I am a terrible
person.
The door slams and dead silence falls. I want to
collapse. Alex begins to laugh and I laugh as
well, unable to stop. We uncorked a bottle of
sparkling wine, we followed Julia’s post-it notes
and we ate together, laughing and chatting, as
it hadn’t happened for a long time. Fortunately
friends never go away, in fact, they know how
to turn a disaster into a small party.
The next night, Giulia rings on my door. She
wants to know how the dinner was, and if my
guests liked the lobster.
“Not even a small piece was left! It has been
a long time since I have spent such a beautiful
evening. “
“I am glad” Giulia smiles and enters. “What a
beautiful house you have, so bright. I love the
large tables.”
I reciprocate the smile. “Me, too.”
I figure out that this is the right time to open the
bottle of Merlino. Looking for the chocolate, I
find myself thinking again that the tables are
never too big ...