Do you not recall when you were on the boat? And
that night, as you lay there, gazing at the sky, the water you remem-
bered was not so different from the landscape… You wondered: “Why is
the landscape moving while the boat remains still?” (DEAD MAN – Train
Fireman) Do you still remember that dark, unreal landscape where space
and time lost their meaning? Only the pale glow shimmering in the rip-
ples of the water brought you back to a sense of time. Only the faint light
you glimpsed in the sky gave meaning to your wandering. The softness of
Kushi’s light evokes a dream where the entire landscape is revealed and
painted by its glow.
Non ti torna alla memoria di quando eri nella barca?
E di quando quella notte eri disteso, lo sguardo rivolto al cielo, e l'acqua di cui ti ricordavi non
era poi così diversa dal paesaggio... Tu ti chiedesti: "Come mai il paesaggio si sta muovendo
ma la barca è ferma?" (DEAD MAN - Macchinista del treno) Hai ancora ricordo di quell’oscu-
ro paesaggio irreale dove spazio e tempo perdono significato? Solo il bagliore pallido che
scorgevi nelle increspature dell’acqua ti riportava ad un tempo. Solo il bagliore pallido che
scorgevi nel cielo dava un senso al tuo vagare. La morbidezza della luce di kushi rimanda ad
un sogno dove l’intero paesaggio viene da lei svelato e dipinto.
Omar Sartor
IT
EN
fig. 23i25
Omar Sartor (Vittorio Veneto, 1981) studied at the National Academy of Cine-
matic Arts in Bologna. His photographic journey stems from the observation
and study of both natural and human-made landscapes, their relationships,
and the distinctive elements that define them—signs, colors, textures, shapes,
materials, and more. These elements are often deconstructed and reassem-
bled in his work, reconstructing a world of signs that characterize a place. His
research has been exhibited at Galleria Tina Modotti (Naples), Oxford Gallery
(London), Planar (Bari), Fotografia Europea (Reggio Emilia), Spazio Fantini
(Milan), Galleria Imago (Arezzo), and Galleria Yoyogi (Tokyo).
Omar Sartor (Vittorio Veneto, 1981) ha studiato presso l’Accademia nazionale arti
cinematografiche di Bologna. Il suo percorso fotografico nasce dall’osservazione
e studio del paesaggio naturale e antropico, le loro relazioni e gli elementi che li
contraddistinguono (segni, colori, textures, forme, materiali, ecc) elementi che
spesso smembra e riassembla per ricostruire il mondo di segni che caratterizza un
luogo. Il suo lavoro di ricerca è stato esposto presso, Galleria Tina Modotti (Napoli),
Oxford Gallery (Londra), Planar (Bari), Fotografia Europea (Reggio Emilia), Spazio
Fantini (Milano), Galleria Imago (Arezzo), Galleria Yoyogi (Tokyo).
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