A sx Daria Curti, titolare di Fornace Curti,
sotto mattoni decorativi dell'Ospedale
Ca' Granda di Milano.
Left: Daria Curti, owner of Fornace Curti, below
decorative bricks from the Ca' Granda Hospital
in Milan
EN Fornace Curti was founded in the 15th century. Where was it
originally located and what was its role in Milan at the time?
Fornace Curti was founded in the 15th century in Milan, near the
columns of San Lorenzo. It was a kiln at the service of the Sforza
family, which is why it was located inside the walls.
At that time, only objects for everyday use were produced, such as
jars, amphorae and pots. The potter’s workshop was located near a
clay deposit and next to waterways that could transport the endless
amounts of wood required to fuel each 50-hour firing at a temperature
of over 1,010°.
Under the rule of the Sforza family, marble was partly replaced by
terracotta produced by your kiln. What were the characteristics that
made this material so prized by one of the most influential families of
the Renaissance?
It was the intuition and the studies of Francesco Sforza that
determined the unique characteristics of Lombardy terracotta. A
number of studies found that it was naturally rich in iron, which gives
the material its characteristic warm, elegant red color, as well as its
frost resistance and durability.
Some of the most important buildings in Lombardy - such as the
Church of Santa Maria delle Grazie and the Charterhouse of Pavia
- were also built using your tiles. Does your workshop still produce
elements for the restoration of sites such as these?
In those days, there was little awareness of the characteristics
of Lombardy terracotta, so the monuments built with it were not
expected to last as long as marble, hence the preference for the latter.
The first bricks used for decorative rather than construction purposes
were designed in 1456 for Ca’ Granda, the main hospital, by the
architect Antonino Averulino, better known as 'il Filarete'. The hospital
was commissioned by Francesco Sforza and built by Giosuè Curti. The
extraordinary result naturally made terracotta a popular choice with
numerous builders, and the construction was the first of an endless
list of works using terracotta. The molds used are still stored here
today, so we can restore or recreate any damaged parts.
Italian terracotta also has a long tradition in Tuscany. What are
the main differences between the terracotta made in Tuscany and
the Lombardy terracotta produced by Fornace Curti, in terms of
materials, techniques and aesthetic performance?
Lombardy terracotta is unlike any other material, because of the
unique mineral composition that makes the clay 'frost-proof'; as
regards the appearance, it has an incomparable warm red hue.
The creation of a dedicated collection by Ceramiche Keope has
given a major boost to the visibility of Lombardy terracotta, in
addition to meeting the performance requirements of contemporary
architecture. What do you think of this operation?
It is a matter of great pride for us that Ceramiche Keope was inspired
by our terracotta for its collection. Ours is a tradition stretching back
600 years. It has triumphed over the centuries, honoring and renewing
a material that has accompanied humankind through the ages.
Incontro con / Meeting with
DARIA CURTI
Dialogo 1 / Dialogue 1
IT La Fornace Curti nasce nel 1400. Dove si trovava originariamente e
qual era il suo ruolo nella Milano dell’epoca?
Fornace Curti nasce nel 1400 a Milano nei pressi delle colonne di
S. Lorenzo. Era una fornace al servizio degli Sforza, motivo per cui
collocata all’interno delle mura.
La produzione di allora prevedeva solo oggetti di uso quotidiano: orci,
anfore, pentole. Il terracottaio si collocava nei pressi di un giacimento
d’argilla e accanto alle vie d’acqua che potessero trasportare le infinite
cataste di legna per alimentare ogni infornata di 50 ore ad oltre 1.010°.
Sotto la signoria degli Sforza, il marmo venne in parte sostituito dal
cotto prodotto dalla vostra fornace. Quali erano le caratteristiche che
rendevano questo materiale così apprezzato da una delle famiglie
più influenti del Rinascimento?
Fu grazie all’acume di Francesco Sforza e ai suoi studi che si definì
il cotto lombardo nelle sue caratteristiche uniche. Attraverso alcuni
studi si scoprì la sua naturale ricchezza di ferro, che conferisce il tipico
rosso caldo ed elegante al materiale e la sua resistenza al gelo, con
conseguente durata nel tempo.
Importanti edifici della Lombardia – come Santa Maria delle Grazie
e la Certosa di Pavia– sono stati costruiti anche grazie all’impiego
delle vostre piastrelle. Il vostro laboratorio continua ancora oggi a
produrre elementi per il restauro di siti come questi?
A quei tempi, ignorando le caratteristiche del cotto lombardo,
si prevedeva una breve durata dei monumenti in terracotta e si
prediligeva il marmo, ritenuto eterno. Risale al 1456 il primo mattone
decorativo e non costruttivo progettato per la Ca Granda, l’ospedale
maggiore, su progetto dell’architetto Antonino Averulino detto
“il Filarete”. Francesco Sforza era il committente e Giosuè Curti
l’esecutore. Il risultato fu straordinario e ovviamente tutti i costruttori
cavalcarono l’onda e fu il trionfo della terracotta, che inaugurò un
elenco interminabile di opere. Tuttora, avendo qui depositati gli stampi
possiamo restaurare o ricreare pezzi danneggiati.
Il cotto italiano ha una lunga tradizione anche in Toscana. Quali sono
le principali differenze tra il cotto toscano e quello lombardo della
Fornace Curti, in termini di materiali, tecniche e resa estetica?
Il cotto lombardo non è simile a nessun altro materiale in quanto la sua
creta ha una composizione minerale unica che lo rende “antigelivo”,
mentre in termini estetici, presenta una tonalità di caldo rosso
ineguagliabile.
La creazione da parte di Ceramiche Keope di una collezione
dedicata, conferisce al cotto lombardo grande visibilità, oltretutto
soddisfacendo al meglio le esigenze prestazionali dell'architettura
contemporanea. Cosa ne pensa di questa operazione?
Sapere che Ceramiche Keope si sia ispirata per la sua collezione al
nostro cotto è motivo di vanto e orgoglio. La nostra è una tradizione
portata avanti da 600 anni. Sfidando i secoli si tramanda e si rinnova
sposando ciò che da sempre affianca l’uomo: la terracotta.
CERAMICHE KEOPE
COTTOMILANO
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