A sinistra il designer Domenico Orefice,
a destra le piastrelle realizzate a mano
per il Salone Satellite sotto l'anfora
della collezione "Le Giare", disegnata
da Domenico Orefice e realizzata nella
Fornace Curti. Foto di Paolo Belletti.
On the left, designer Domenico Orefice;
on the right, the handmade tiles created
for Salone Satellite beneath the amphora
from the "Le Giare" collection, designed
by Domenico Orefice and crafted at the
Fornace Curti. Photo by Paolo Belletti.
EN When did your interest in terracotta begin and how did your
relationship with Fornace Curti develop?
Even as a child growing up in the Navigli area, I was struck by the
beauty of terracotta architecture: warm, cozy, and replete with history.
Growing up, an interest in Fornace Curti, which I had known for a long
time, came naturally, prompting me to establish a dialogue with this
historical Milanese company.
How did the collaboration with Ceramiche Keope come about?
It all started from my project with Fornace Curti: my research on
terracotta and its stylistic features led me to design a tile representing
a reinterpretation of Milanese architecture through terracotta, which
was presented at the Salone Satellite. Keope immediately grasped this
visual concept and the possibility of bringing a new, contemporary
twist to these historical materials and works, able to embody and
illustrate a city that’s evolving all the time.
What is your experience in surface design and the use of natural
materials?
In our studio, we’ve always worked with natural materials, such as
marble and wood, supported by skilled Italian craftsmen. This has
allowed us to develop a particular sensitivity for surfaces, seeking
textures that have materiality, depth and tactile value. Our approach
combines craftsmanship with industrial precision.
Tell us about the collaboration process between Fornace Curti and
Keope?
The challenge was to transfer the natural, uneven beauty of handmade
terracotta onto an industrial stoneware surface. This was made
possible thanks to an ongoing dialogue between Keope, Fornace
Curti and our studio. Samples, textures and colors were reworked by
the Keope research center, ready to be embodied in stoneware, using
the most advanced ceramic technologies. The decorative aspect was
developed from real handmade samples.
How does the designer's sensitivity and artistic culture contribute
to enhancing Italian craftsmanship expertise through collaborations
with large companies?
The collaboration with Keope is a fine example of how technological
innovation can engage with the Italian manufacturing tradition. The
company has demonstrated an extraordinary ability to transform
the material, historical and emotional allure of terracotta into high-
precision ceramic surfaces, thanks to a state-of-the-art research
center and outstanding manufacturing know-how. It is thanks to this
synergy between the sensitivity of design and the potential of industry
that the Made in Italy approach remains unrivalled worldwide.
Incontro con / Meeting with
DOMENICO OREFICE
Dialogo 2 / Dialogue 2
IT Quando è nato il suo interesse per il cotto e come si è sviluppato il
rapporto con la Fornace Curti?
Fin da bambino, crescendo nella zona dei Navigli, sono rimasto colpito
dal fascino delle architetture in cotto: calde, accoglienti, piene di
storia. È stato naturale, crescendo, avvicinarmi alla Fornace Curti, che
conoscevo da tempo, e iniziare un dialogo con questa storica realtà
milanese.
Come è nata la collaborazione con Ceramiche Keope?
Tutto è partito dal mio progetto con la Fornace Curti: la mia ricerca
sul materiale cotto, sui suoi stilemi che mi hanno portato a progettare
una piastrella che rappresenta una rilettura dell’architettura milanese
attraverso il cotto, presentata al Salone Satellite. Keope ha colto
subito questo concept visivo e la possibilità di attualizzare questi
riferimenti storici, traducendoli in chiave contemporanea. Un modo per
raccontare una Milano in continua evoluzione.
Qual è la vostra esperienza nel surface design e nell’uso di materiali
naturali?
Nel nostro studio lavoriamo da sempre con materiali naturali,
affiancati da artigiani italiani di grande maestria: dal marmo al legno.
Questo ci ha permesso di affinare una sensibilità particolare per le
superfici, cercando texture che abbiano matericità, profondità e valore
tattile. Il nostro approccio unisce la cura artigianale alla precisione
industriale.
Com’è stato il processo di collaborazione tra Fornace Curti e Keope?
La sfida è stata trasferire la naturalezza e l’irregolarità del cotto
artigianale su una superficie industriale in grès. Questo è stato
possibile grazie a un dialogo continuo tra Keope, la Fornace Curti
e il nostro studio. Campioni, texture e colori sono stati rielaborati
dal centro ricerche Keope per essere tradotti con le più avanzate
tecnologie ceramiche. Anche la parte decorativa è stata elaborata da
campioni realmente prodotti a mano.
Come la sensibilità del designer e la sua cultura artistica
contribuiscono a valorizzare il know-how del made in Italy attraverso
collaborazioni con grandi aziende?
La collaborazione con Keope è stata un esempio virtuoso di come
l’innovazione tecnologica possa dialogare con la manifattura storica
italiana. L’azienda ha dimostrato una straordinaria capacità di
trasformare le nostre suggestioni materiche, storiche ed emozionali in
superfici ceramiche ad altissima precisione, grazie a un centro ricerca
all’avanguardia e a un know-how produttivo d’eccellenza. È proprio
nella sinergia tra la sensibilità del design e le potenzialità dell’industria
che il made in Italy può continuare a distinguersi nel mondo.
Photo Paolo Belletti (2)
CERAMICHE KEOPE
COTTOMILANO
18 � 19
