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dopo aver creato oggetti 100% in plastica (e aver fatto addirittura un divano senza neppure un cuscino: “bubble club” di philippe
starck del 2000), ora l’imbottito è qualcosa che interessa a Kartell e che piace ai designer. piace a philippe starck, il quale nel
2004 crea la poltroncina “mademoiselle”, vestita negli anni dagli stilisti più noti; piace a piero lissoni, il quale crea “pop”, un
divano avvolgente idealmente ripetibile all’infinito; piace a patricia urquiola, che con “foliage” del 2013 crea oggetti “ibridi tra
natura e artificio”.
temi che si sovrappongono, tecnologie e materiali che si incontrano, in un catalogo che diviene ogni anno più corposo, fatto
di prodotti che è sempre più difficile categorizzare in tipologie e funzioni definite e che popolano gli spazi domestici e pubblici
di tutto il mondo. così come lo sono i mobili light-office e contract della famiglia “spoon” di antonio citterio; come lo sono la
poltroncina in alluminio “audrey”, di piero lissoni, premiata con il good design award 2012 e con il red dot design award 2013,
o la sedia-best seller “masters” di starck.
anche l’evoluzione del tema della trasparenza, nei mobili, nei complementi e nell’illuminazione evolve velocemente e assume
le forme più inaspettate: dalla sedia “mr. Impossible” di starck con quitllet del 2008, ottenuta con una speciale saldatura laser,
ai monoliti della “the Invisibles collection” di tokujin Yoshioka del 2013, fino al divano “uncle Jack” di philippe starck. un
“miracolo tecnologico”: un divano di quasi due metri in un unico stampo in policarbonato trasparente.
after manufacturing objects made entirely of plastic (and designing a sofa with no cushions, philippe starck’s “bubble club”,
2000), Kartell and its designers began to focus on upholstery. philippe starck is a fan, designing the “mademoiselle” armchair
in 2004. over the years, it has been dressed by many of the world’s top designers. piero lissoni loves upholstery too, creating
“pop”, a cosy sofa that can be repeated infinitely. patricia urquiola used it in 2013 for “foliage”, objects that are a mix of natural
and artificial.
these themes overlap, and technologies and materials come together in a catalogue that is beefed up every year with products
that are increasingly difficult to categorize and with increasingly disparate functions, popping up in homes and public spaces
around the world. the same can be said of the light-office and contract furnishings in antonio citterio’s “spoon” family; and of
piero lissoni’s “audrey” aluminium armchair, recipient of the good design award 2012 and the red dot design award 2013, as
well as starck’s best-selling “masters” chair.
transparency in furniture, accessories and lighting is evolving at a fast pace, and appearing in the most unexpected forms:
from starck and quitllet’s “mr. Impossible” chair in 2008, made using a special laser welder, to single-piece objects in tokujin
Yoshioka’s 2013 “Invisibles collection”, to the “uncle Jack” sofa by philippe starck, an almost two-metre long sofa that is a
“technological miracle”, made of transparent polycarbonate in a single mould.
COMFORT PLASTICO
PLASTIC COMFORT