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nel corso degli anni ‘70 Kartell si afferma nel panorama del design internazionale e ottiene importanti conferme e riconoscimenti, come il premio
compasso d’oro alla carriera (conferito all’azienda nel 1979) e la partecipazione alla mostra “Italy: the new domestic landscape” del 1972,
al museum of modern art di new York, che prevede anche l’ inclusione dei prodotti Kartell più noti (tra cui i mobili “componibili” e la sedia
“universale”) nella collezione permanente del prestigioso museo americano.
nel 1976 anna castelli ferrieri diventa l’art director e al suo fianco lavorano i designer del gruppo centrokappa, i quali contribuiscono
significativamente a promuovere l’immagine aziendale con la realizzazione di house organ e mostre, nonchè attraverso il design di diversi oggetti,
come la linea di stoviglie in materiale plastico “Kartell in tavola” e il sistema di arredi didattici per la scuola materna “sistema scuola”. crescono
infatti l’attenzione verso l’ambiente di lavoro e l’interesse nella progettazione di mobili per la collettività, la ricerca si orienta verso il mondo dei
sistemi a discapito dell’oggetto singolo, la modularità diventa protagonista. prendono forma il gioco dell’accostamento e della sovrapposizione di
più elementi che ne costituiscono uno più grande. un approccio al progetto che non solo dà la possibilità di contenere i costi degli stampi, ma offre
altresì il vantaggio di avere un prodotto modulabile le cui parti, facili da movimentare e imballare, possono essere messe a sistema. nel 1975 la
libreria componibile di giulio polvara è l’esempio più brillante di questo atteggiamento progettuale.
nei primi anni ‘70 vi sono importanti passi avanti anche per quanto concerne l’evoluzione della scienza dei materiali, in cui l’azienda è costantemente
impegnata. si rende infatti disponibile il polipropilene isotattico che suggerisce a Kartell innovazioni funzionali, come la lampada da tavolo “tic-
tac” del 1970 di giotto stoppino; e prodotti best-seller, come la sedia “4875” di carlo bartoli del 1974. anche la serie di mobili di gae aulenti
rappresenta un’innovazione notevole in termini di materiale, in quanto è la prima al mondo realizzata in poliuretano rigido.
over the 70’s, Kartell affirmed his role in the international design sector and received some important rewards and confirmations, such as the premio
compasso d’oro for career (awarded to the company in 1979) and the attendance at “italy: the new domestic landscape” exhibition at the museum
of modern art of new york in 1972, which involved also some of the most iconic Kartell products (as “componibili” furniture and “universale” chair)
in the permanent collection of the prestigious american museum.
in 1976 anna castelli ferrieri became the Kartell’s art director working side by side with the centroKappa group of designers, which contribute
significantly to promote the company’s image through advertising campaigns, house organs and exhibitions, as well as designing a variety of objects
like the “Kartell in tavola” collection that included containers and dishes made of colorful transparent materials and “sistema scuola” a kindergarten
furniture collection. indeed the attention to the working environment and the interest in the developing furnitures for the community were growing and
the research was focusing on systems world rather than individual objects. modularity is the protagonist and people began to mix and match elements
to create larger units, which not only kept mould costs down but they even offered the advantage of creating modular products whose parts – easy to
move and package – could be combined to create a system. giulio polvara’ modular bookcase (1975) is the finest example of this design approach.
in the early 70’s, some big changes in the science of materials have been occurred. the isostatic polypropylene became available offering some
characteristics that no material had ever been able to offer in the past and providing Kartell with numerous opportunities for functional innovations such
as the “tic-tac” table lamp by giotto stoppino in 1970 and best selling products like carlo bartoli’s “4875” chair in 1974. gae aulenti’s series of items
also represented a major innovation in terms of materials since they were the first ever to be produced with a rigid polyurethane.
libreria componibile.
giulio polvara.1975-oggi.
abs.
modular bookshelf.
giulio polvara. 1975-present.
abs.
manifesto della mostra “Italy: the new domestic landscape”, museum of modern art; new York, 1972.
poster of the exhibition “italy: the new domestic landscape”, museum of modern art, new york, 1972.
nUOVI PAESAGGI DOMESTICI
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