Il vetro è un materiale meraviglioso. Perché è un materiale vivo, in continuo movimento. Una materia trasformi-
sta, proprio come Collier, il nuovo sistema di illuminazione disegnato da Marc Sadler per Italamp.
Il nome Collier rimanda ad una collezione virtuale di bijoux di una signora elegante. In una dimensione estetica
degli oggetti che può esprimersi dal più rigoroso minimalismo fino all’iper decorativo, si immaginano o collane,
orecchini pendenti, spille, in una chiave di lettura ludica e simboleggiante, che racconta la ricchezza del sistema.
Collier si contorce, seduce, è una struttura mossa da infinite declinazioni di luce e colori, dalle forme assolu-
tamente originali. Pensato in diverse composizioni, Collier può stare in ambienti residenziali così come in spazi
commerciali e hotel. Un prodotto con una fascinazione complessa, che attira ed incanta: dalla combinazione di
singoli elementi verticali o orizzontali, fino alla versione da tavolo, da terra, da parete, Collier trova facilmente la
propria collocazione e crea scenari ricchi di charme.
Unico limite? La fantasia.
Glass is a wonderful material, because it is a living material in continuous movement. It is changeable,
just like Collier, the new lighting system designed by Marc Sadler for Italamp.
The name Collier refers to a virtual collection of jewellery for an elegant lady. Aesthetically, the ob-
jects can range from strictly minimal to hyper-decorative, bringing to mind necklaces, pendent
earrings or broaches in a playful, symbolic way that expresses the system’s richness. Collier
contorts and seduces in a structure enlivened by infinite variations of light and colours, with
completely original forms. Conceived in a variety of compositions. Collier is suitable for
residential settings, as well as commercial and hotel environments. A product with a
complex allure that attracts and enchants, it is available in combinations that in-
clude single vertical or horizontal elements, as well as table, floor and wall light
versions. Collier easily finds its place and creates charming settings.
The only limit is one’s imagination.
French citizen born in Austria, Marc Sadler currently lives in Milan.
One of the first graduates in “esthétique industrielle” at the ENSAD in Paris with a thesis on plastics, he was
a pioneer in experimentation on the different materials and contamination between technologies, which has
become distinctive aspects of his work. A man of the world (he has lived and worked for many years in Europe,
North America and Asia) and eclectic designer, today he is a consultant for companies in many industry branch-
es such as lighting, furnishing, large and small household appliances, sport and of other technical sectors.
In the early seventies, he perfect the first ski-boot in thermoplastic material completely recyclable, subsequently
commercialized by the Italian firm Caber (owned by the Caberlotto family which later will establish Lotto). He
quickly gains the responsibility of the entire collections and starts a long and fruitful collaboration which led to
the patenting of the ski-boot with a symmetric shell, which was for many years the most widely-sold ski-boot in
the world. This is the beginning of his specialization as a sports designer, which led to close collaboration with the
most important multinational sport companies in the United States, Asia, and Europe, in either sport shoes and
other sport fields: ski, tennis rackets, golf clubs, etc. Working in this sector, which has often pioneered research
into new materials and techniques, provided the experience to enable him to bring innovation to more tradition-
al areas where is set a concept of design as pure aesthetic shape.
Awarded 4 times with the Compasso d’Oro ADI (Industrial Design Association) as well as 2 Honorable Mention
and 2 special Selection, his work has won many international design awards over the years. The motorcyclist’s
back protector designed for Dainese is now housed in the permanent collection of design at the MOMA in New
York and the lamp Mite (Foscarini) is part of the design collection of the Beaubourg in Paris.
Despite his reputation as a technical designer, Marc Sadler is passionate for painting and drawing, finding it so
emotionally absorbing as to consider it his real passion.
Francese nato in Austria, Marc Sadler vive attualmente a Milano.
Uno dei primi laureati in “esthétique industrielle” all’ENSAD di Parigi con una tesi
sulle materie plastiche, è stato pioniere della sperimentazione dei materiali e della
contaminazione fra le tecnologie, divenute aspetti distintivi della sua attività. Cit-
tadino del mondo (ha vissuto e lavorato per molti anni in Europa, Nord America
e Asia) e progettista eclettico, è oggi consulente di aziende nei più svariati settori
dell’industria.
All’inizio degli anni ’70 mette a punto il primo scarpone da sci in materiale termo-
plastico interamente riciclabile, poi industrializzato dall’italiana Caber (della fami-
glia Caberlotto che fonderà in seguito Lotto), della quale conquista rapidamente
la responsabilità di tutte le linee di prodotto instaurando una lunga e fruttuosa
collaborazione segnata dal brevetto dello scarpone con scafo simmetrico, rimasto per parecchi anni il più ven-
duto al mondo. E’ questa l’origine della sua specializzazione nel design dello sport che lo porta a lavorare con le
più importanti multinazionali in USA, Asia, Giappone ed Europa, sia nelle scarpe sportive che in molti altri settori
dello sport: sci, racchette da tennis, mazze da golf, etc. La provenienza da un ramo dell’industria dove la ricerca
e sperimentazione di nuovi materiali e processi produttivi è diffusa, gli consente di esportare conoscenze in set-
tori dove è radicato il concetto di design circoscritto alla forma estetica.
4 volte vincitore del Compasso d’Oro ADI (Associazione Design Industriale), oltre a 2 Menzioni d’Onore e 2 Se-
lezioni speciali, ha ricevuto molti altri importanti riconoscimenti internazionali nel corso dei anni. Il paraschiena
disegnato per Dainese è nella collezione permanente di design del MOMA di New York e la Mite di Foscarini fa
parte della collezione design del Beaubourg di Parigi.
A dispetto della pur meritata reputazione di designer tecnico Marc Sadler è appassionato di pittura e disegno,
emotivamente coinvolto al punto di considerarli i suoi interessi più autentici.
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