GHOST | A daydream
da sperimentare con le nuove tecnologie:
resine, carbonio, metalli, cartone, tessuti
e ... vetro. E nel 1973, proprio come tempio
del cristallo progettato, nasce FIAM Italia,
dalla mente passionale e dalle mani sapienti
di Vittorio Livi, imprenditore e creativo,
designer egli stesso, che fonde le sue
esperienze professionali precedenti con lo
scopo di ottenere maggiori “soddisfazioni
morali” oltre che economiche.
In questo stimolante ed effervescente,
dopo un decennio di sfide personali
e scommesse professionali, nasce Ghost,
con FIAM che incontra Cini Boeri,
la quale, come l’eccezione che conferma
la regola, per contrasto ma in sintonia,
continua la sua posata e raffinata ricerca
progettuale di una certa “sostanza”,
tra tecnica ed estetica.
Proprio mentre tutto intorno vuole apparire,
Cini Boeri propone un design
che scompare, che esiste e non esiste.
Dopo avere disegnato tante sedute
riconosciute, dichiara l’intenzione
di “farne una che non si vedesse”.
Nel 1985, durante lo sviluppo di alcuni
modelli disegnati per la sua collaborazione
con FIAM (già realizzati il paravento Voyeur
e un tavolino da pranzo), il suo senior
assistant, architetto giapponese Tomu
Katayanagi, le mostra “uno dei suoi magici
modellini di carta” e subito si capisce
il potenziale di quella iniziale idea plastica:
la forma sinuosa, data dalla lastra tagliata
e intagliata, curvata e piegata,
proprio come un kirigami giapponese.
Insieme verificano le dimensioni, sistemano
il disegno dei profili e la perfezionano,
proponendola a FIAM.
L’avventura nasce da una scommessa
tra una progettista audace (sempre
attenta alla ricerca) e imprenditore
coraggioso (sempre pronto allo sviluppo),
una sera a cena parlando di nuove
possibilità dell’industria e nuove visioni
del design. Dopo le prime battute
of other new materials to experiment with
through new technologies: resins, carbon,
metals, cardboard, textiles and ... glass.
And back in 1973, the passionate mind
and wise hands of Vittorio Livi,
an entrepreneur and creative designer
who merged his previous professional
experiences with a view to a greater
“moral satisfaction” lead to the foundation
of FIAM Italia, just as a temple of designed
crystal. In this stimulating and effervescent
atmosphere, after a decade of personal
challenges and professional bets, Ghost
arise from the meeting between FIAM
and Cini Boeri who, like the exception that
proves the rule, by contrast and in tune
at the same time, continues her posed
and refined design research of a certain
“substance,” between technique
and aesthetics. Just as everything
around wants to appear, Cini Boeri proposes
a design that disappears, that exists
and does not exist. After designing many
well known seats, she declares her aim to
“make one that would not be seen.”
In 1985, during the development of some
models designed for her collaboration with
FIAM (after the realization of the Voyeur
screen and a small dining table model),
her senior assistant, the Japanese
architect Tomu Katayanagi, shows her
“one of his magical paper models,”
and the potential of that initial plastic idea
becomes immediately clear: the sinuous
shape, given by the cut and carved, curved
and folded sheet, just like a Japanese
kirigami. Together they verify its dimensions,
fix the design of its profiles and perfect it,
proposing the project to FIAM.
Thus the adventure is the result of a bet
made by a daring designer (always attentive
to the research) and a courageous
entrepreneur (always attentive to the
development), one evening at dinner talking
about new possibilities for the industry
and new perspectives of design.
14.15