circonda, ma si confonde con essa. Non la imita, ma vi si
immerge.
Nella ricerca e sperimentazione di Edra negli anni Novanta,
ci sono stati altri casi illustri, come Island. Disegnato da
Alessandro Mendini si presentava come un arcipelago
imbottito, una piattaforma organica e astratta, aperta
all’immaginazione. E ancora, Fortuna, di Leonardo Volpi, una
seduta vegetale, simmetrica, verde, fra quadrifoglio e icona
pop. La natura, per Edra, non è un repertorio formale. È un
mondo da abitare. Non si tratta di “prendere ispirazione”,
ma di ricreare quella condizione di sorpresa e adattabilità
che appartiene al vivente. Come nei boschi favolosi o nei
mari abissali, ciò che conta non è la classificazione, ma
l’immersione. I progetti Edra non propongono solo una
natura da contemplare, ma una natura da attraversare:
tattile, coinvolgente, totale. E il fotografo Massimo Vitali, con
Kaiman Jacaré.
Nelle pagine precedenti, il divano in pelle stampata coccodrillo nei colori naturali alla
Reggia di Venaria Reale.
Previous pages, in crocodile-print leather in natural colours, at The Reggia of Venaria.
Flowers Collection
fiorisce nel giardino de L’Albereta Relais & Châteaux a Erbusco, in Franciacorta.
blooming in the garden of L’Albereta Relais & Châteaux, Erbusco, Franciacorta.
il suo occhio sospeso tra antropologia e teatro, ha saputo
cogliere questa presenza animista con grande lucidità. I suoi
scatti che ritraggono Pack di Francesco Binfaré sugli scogli
dell’Accademia Navale di Livorno raccontano una scena
quasi post-umana. Gli oggetti non sono più mobili da interni,
ma paesaggi.
Si integrano con le rocce, con il cielo, con il mare. Non
sembrano mobili trasportati all’esterno, ma creature tornate
al loro habitat originario.
Così Pack rappresenta l’idea di libertà, di liberazione totale.
Ma anche di confidenza, di affettività profonda, di tenerezza
animalesca. L’orso che si fa divano acquista una duplice
valenza simbolica, al tempo stesso minacciosa e protettiva,
aliena e domestica. Rischiosa e accogliente. La banchisa si
sta rompendo, come il mondo che abitiamo. Ma su quella
superficie si può ancora riposare, sognare, amare.
it but disappears into it. It does not imitate nature but is
immersed in it.
There are other illustrious cases of Edra research and
experimentation in the 1990s, such as Island. Designed
by Alessandro Mendini, Island presents as a padded
archipelago, an organic and abstract platform open to the
imagination. Fortuna by Leonardo Volpi, is a vegetal green
symmetrical seat lying somewhere between a four-leaf
clover and a pop icon.
For Edra, nature is not an inventory of form but a world to
inhabit. Not a question of “taking inspiration” but of recreating
the conditions of surprise and adaptability that belong to the
living. Similar to fabled woods and deep seas what counts
is not their classification but our immersion in them. Edra
projects propose a nature not simply for contemplation but
for traversing: tactile, enveloping, total.
Photographer Massimo Vitali, his eye suspended between
the theatrical and the anthropological, was able to capture
this animist presence with great clarity. His images
portraying Francesco Binfaré’s Pack on the rocks of
Livorno’s Naval Academy, portray a scene that is almost
post-human: objects no longer as furnishings for interiors
but as landscape, integrating with the rocks, the sky, the
sea. They do not feel like pieces of furniture transported
outdoors, but creatures returned to their original habitat.
So Pack represents the idea of freedom, of complete
liberation, but also intimacy, deep affection and animal
tenderness. The bear that becomes a sofa has a dual
symbolic meaning, at once threatening and protective, alien
and domestic. Risky and welcoming. The ice floe is breaking
up, like the world we live in. But on that surface you can still
rest, dream, love.
Edra Magazine n°5
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FOCUS