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his prestigious penthouse, designed by architect
Sandro Scaramuzza, is located in one of the most
beautiful settings of the Alpine region, a place
well known as a winter resort but a pleasure in
every season. Madonna di Campiglio was first
discovered by the English as a skiing paradise in the early
1900s but already the century before, had been chosen as a
mountain retreat by central Europe’s nobility and bourgeoisie,
attracted by the beauty of the Dolomite mountains.
Two opposing philosophies of living seem to meet in this
project, modernity and transparency on the one hand vying
with warmth and reference to tradition on the other. The
opposition is illusory however, because the visions are in
dialogue and achieve the aim of creating a sophisticated,
I
l contesto in cui si trova questo prestigioso attico pro-
gettato dall’architetto Sandro Scaramuzza è quello alpi-
no, tra i più belli a dire il vero, molto conosciuto come
stazione invernale, ma godibile in tutte le stagioni. A
scoprire Madonna di Campiglio come paradiso sciistico
furono infatti per primi gli inglesi all’inizio del Novecento,
ma fin dal secolo precedente era stata scelta come luogo di vil-
leggiatura dalla nobiltà e dalla ricca borghesia mitteleuropea
attratte dalla bellezza delle Dolomiti.
Nel progetto sembrano incontrarsi due filosofie dell’abitare,
l’una all’altra opposta. Modernità e trasparenza da un lato, ca-
lore e richiamo alla tradizione dall’altro.
È un’opposizione solo apparente, perché entrambe le visioni
dialogano tra di loro e raggiungono l’obiettivo di creare un
Pack, Flap e Cicladi.
I divani e i tavoli arredano il soggiorno sviluppato intorno a un grande camino-scultura
sospeso e offrono un doppio affaccio sull’interno e sul paesaggio. Sullo sfondo la
poltrona Favela nella terrazza.
Pack, Flap and Cicladi.
The sofas and tables in the living room conceived around a suspended sculpture-
fireplace and offering views of the landscape and interiors. In the background a Favela
armchair on the terrace. room from where the landscape can be admired.
Edra Magazine n°4
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