Veronica
Si può dare un colore alla trasparenza?
Cercavo una cromia dal protagonismo impercettibile,
che restituisse le complesse sfumature verdi e turchesi del
vetro, capace di saturare negli spessori, e sparire nelle
leggerezze in un virtuosismo di rifrazioni. La ricerca mi
ha portato a dar vita ad una collezione di poltroncine
e tavoli bassi che nasce dal gesto. Un’unica scocca di
policarbonato definita dal colore e dal gioco di pieni e
vuoti della texture.
Ho osservato l’incontro dei più svariati pigmenti base
in molteplici operazioni alchemiche, utilizzati ognuno
in quantità straordinariamente piccola per preservare
rigorosamente la trasparenza del policarbonato.
La formulazione cromatica definitiva è ottenuta da un
lungo e meticoloso percorso chimico-laboratoriale, dove
ogni apparente certezza con puntuale costanza si vedeva
messa in discussione. Un viaggio che, mai come prima,
mi ha convinto che il modo migliore per descrivere con
precisione un colore è la poesia.
Jacopo Foggini
Veronica
Can transparency be given a colour?
I was searching for a colour that would be protagonist in a
barely perceptible way, with all of glass’s complex nuances
of green and turquoise, capable of becoming saturated in
dense layers, but disappearing into lightness in virtuoso
refractions.
From this gesture, research led me to the creation of a
collection of armchairs and low tables. All have a single
polycarbonate shell, defined by its colour, and by the play
of its texture’s solids and hollows. In many acts of alchemy
I have seen the encounter between the most various base
pigments, used in infinitesimally small quantities so as
to rigorously preserve the polycarbonate’s transparency.
The colour’s definitive formula is obtained in chemical
laboratories through a long and meticulous process,
in which all certainty was thoroughly and constantly
questioned. This journey has persuaded me, as never
before, that the best way to describe a colour precisely is in
poetry.
Jacopo Foggini
Edra Magazine n°3
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COLLECTION