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lo spazio circostante e garantisce bellezza, benessere e
comfort a chi lo usa. Componibili, adattabili, modellabili a
piacere ( come lo standard di Francesco Binfaré, che
con il suo Cuscino Intelligente assicura la miglior posizione
di relax con un semplice gesto della mano ) i divani Edra
sintetizzano un possibile modello per le nuove esigenze di
qualità, comfort e flessibilità, offrendo all’utente un’inedita
esperienza di benessere e di libertà: vere e proprie
‘zattere’ o ‘isole’ nello spazio domestico, divani come on
the roCks o sherazade non impongono più un unico
punto focale verso cui guardare (di volta in volta il fuoco
del camino, il televisore, gli ospiti…), ma consentono di
accomodarsi in punti diversi e in posizioni differenti (eretti,
sdraiati, accoccolati), garantendo – grazie ai cuscini che
creano cortine e appoggi – sia la convivialità sia l’isolamento
e la concentrazione, in base alla condizione di cui l’utente
ha bisogno.
La ricerca e la sperimentazione innovativa non si
disgiungono mai dall’antica sapienza manuale, la tecnologia
pur avanzatissima è sempre dolce e mai invasiva (si pensi
a un divano come Flap) e il lavoro sui materiali va nella
direzione di una nuova tattilità capace di avvolgerci mentre
ci sediamo. Tutti i prodotti Edra diventano così una garanzia
di quel comfort che il lungo isolamento ha reso sempre più
necessario: penso allora ai divani dei fratelli Campana, con
le loro forme organiche e sorprendenti, capaci di animare lo
spazio e di sottrarlo alla sua fredda spigolosità geometrica,
rendendolo caldo e vivo, ma anche morbido, fluido e
accogliente. Ma penso anche alle sedie e ai lampadari di
Jacopo Foggini, così capaci di innescare giochi materici
sinestetici e luministici che teatralizzano gli ambienti
e costruiscono una sorta di drammaturgia oggettuale
Before Edra, sofas had a stiff frame and a traditional shape:
here the backrest, there the seat. Edra has pulled them apart.
It has freed them from the typological, technological and
constructive constraints that they had been carrying along for
centuries.
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Modular, adaptable, pliable at will (such as Francesco
Binfaré’s standard, with its Smart Cushion offering the
most relaxing position with a flick of the hand),
the sofas by Edra epitomise a potential model for the new
quality, comfort and versatility requirements, providing
users with an unprecedented experience of wellbeing
and freedom: veritable ‘rafts’ or ‘islands’ in the domestic
space, sofas like on the roCks or sherazade no longer
impose one single focal point to look at (it might be the
chimneypiece, the TV, the guests …), but let people free
to sit in different places and in different positions (straight
up, lying down, curled up), ensuring – with the cushions
moulded into screens or rests – either conviviality or
isolation and concentration, depending on what the user
needs.
Innovative research and experimentation are never
disjoined from the ancient manual skills, and, though highly
advanced, technology is always gentle, never invasive
(just think of a sofa like Flap), and the work done on the
materials goes in the direction of a new feel, which hugs us
as we sit down.
All of Edra products ensure therefore that comfort that the
long isolation has made more essential than ever: I am
thinking of the sofas by the Campana Brothers, with their
organic, impressive shapes that liven up the space and
drain away its cold, geometrical angularity, making it warm
and lively, as well as soft, smooth and welcoming.
But I am also thinking of the chairs and chandeliers by
Jacopo Foggini, so perfectly capable of sparking off
synesthetic and luminist interplays with materials, which
overdramatize the space and act as a sort of object
dramaturgy of emotiveness. Not to mention the shapes
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