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I’m a dreamer: un progetto
sociale nato sotto l’insegna del
Festival del Buon Vivere per il
benessere del territorio, delle
persone, dell’ambiente
Monica Fantini
Ideatrice del Festival del Buon Vivere
Creator of the Festival del Buon Vivere
Terra del Buon Vivere mette al centro la persona, che
nel suo unirsi ad altre, partecipa in maniera attiva alla
costruzione di traiettorie che rendono le Comunità
capaci di futuro.
Terra del Buon Vivere è un’esperienza unica che
dell’ospitalità, tratto dominante della Romagna, ne
adotta il senso. Quello che si fonda sul conoscere,
sull’apertura e sulla capacità di sguardo.
Terra del Buon Vivere è il racconto del viaggio di un
tempo che, unendo i luoghi alle persone, li rende
dell’anima.
È un nuovo modo di promuovere il bene comune. Di
fare cultura e generare attrattività grazie al dialogo
delle idee, dei progetti, delle pratiche e delle
visioni che si traducono in progresso equo, giusto
e consapevole. È il luogo in cui la sostenibilità è
coerenza dell’essere e la forza delle differenze la sua
spinta e il suo valore.
La principale speranza di armonia del nostro
tormentato mondo, scrive il premio Nobel Amartya
Sen, risiede nella pluralità delle nostre identità che
s’intrecciano. In questo, la forza dell’agire insieme
supera la sommatoria delle singole parti e la relazione
diventa il tratto distintivo del progresso che, da
sociale, si fa economico; dell’innovare che non lascia
indietro nessuno. Qui, l’essenza del Buon Vivere si
ritrova. Nella “economia della relazione” in cui anche
le imprese giocano un ruolo importante quando
capaci di azioni che includono lo sviluppo durevole e
la valorizzazione della Comunità; quando promotrici
di comportamenti che, creando e replicando buone
prassi, generano valore in un rapporto bilaterale
e permeabile tra territorio e chi lo vive; quando
portatrici di una cultura della responsabilità che
trasferisce sapere.
La Terra del Buon Vivere è per chi non si appoggia
ai luoghi ma li vive, contribuendo costantemente a
migliorarli; per chi sa sognare il futuro e nel frattempo
lavora per realizzarlo.
La scrittrice austriaca I. Bachmann scelse di vivere nel
nostro Paese e in proposito scriveva: “Dagli italiani
ho imparato qualcosa, ma è difficile dire cosa. Perché
da loro si può imparare soltanto dopo aver buttato
via ogni idea che ci siamo fatti prima. Non sono le
bellezze […], ma il modo di vivere. Qui ho imparato
a vivere”.
La Terra del Buon Vivere traduce queste parole nel
coraggio delle idee che non temono la realtà per
esprimersi e per realizzarsi, mantenendo sempre lo
sguardo in avanti.
I’m a dreamer.
We are dreamers, consapevoli che chi ogni giorno
semina buon vivere raccoglie futuro.
‘I’M A DREAMER, SOGNO_RICICLO_CREO’, È UN
PROGETTO SOCIALE DI DORELAN NATO NEL 2017 IN
COLLABORAZIONE COL FESTIVAL DEL BUON VIVERE E
HA COINVOLTO I TALENTUOSI STUDENTI DELL’ISTITUTO
TECNICO SAFFI-ALBERTI DI FORLÌ E LE PERSONE
STRAORDINARIE E FRAGILI DELL’IMPRESA SOCIALE
CAVAREI, FAVORENDO OPPORTUNITÀ EDUCATIVE,
LAVORATIVE E DI INCLUSIONE NEL TERRITORIO
NELL’OTTICA DI UNA SOSTENIBILITÀ DEI PROCESSI
PRODUTTIVI AZIENDALI.
‘I’M A DREAMER, SOGNO_RICICLO_CREO’, IS A PROJECT
DORELAN LAUNCHED IN 2017 IN COLLABORATION WITH
THE FESTIVAL DEL BUON VIVERE. THE TALENTED STUDENTS
OF THE SAFFI-ALBERTI TECHNICAL INSTITUTE OF FORLÌ
PARTICIPATED AS WELL AS THE EXTRAORDINARY PEOPLE
AT IMPRESA SOCIALE CAVAREI, PROMOTING EDUCATIONAL,
WORK AND INCLUSION OPPORTUNITIES IN THE AREA. THE
PROJECT DELVED INTO HOW TO CREATE SUSTAINABLE
PRODUCTION PROCESSES.