#“COPYCAT”.
Empatia e invidia come
generatori di forma.
Cino Zucchi
Copycat, Corderie dell’Arsenale
13. Mostra Internazionale di Architettura
della Biennale di Venezia
29 agosto - 25 novembre 2012
De Castelli, tra le realtà artigianali più
dinamiche del Veneto, in occasione della
13. Mostra Internazionale di Architettura
della Biennale di Venezia realizza una
straordinaria installazione in ferro; Copycat.
Empathy and envy as form-makers,
progettata dallo studio Cino Zucchi Architetti,
che alla premiazione Leoni d’Oro 2012
ha ricevuto la menzione speciale.
Non è la prima occasione che vede
De Castelli partner per la realizzazione
di un’opera della Biennale di Venezia.
L’azienda infatti ha costruito negli anni
una buona reputazione fatta di puntualità,
potenzialità produttiva, competenza
artigianale, attenzione ai dettagli,
precisione, delineando una propria unicità
e rendendosi ben visibile nella sofisticata
dimensione dell’architettura.
Il know-how di De Castelli, in parte
ereditato da generazioni di esperti
fabbri e progressivamente alimentato e
implementato con le migliori innovazioni
tecnologiche, esprime, oltre ad una
spiccata attitudine organizzativa,
un’elevata capacità produttiva, una
spontaneità nelle relazioni e una grande
passione per il lavoro artigiano.
Cino Zucchi, architetto di fama
internazionale, è uno tra i pochi italiani
invitato dal direttore David Chipperfield
a interpretare il tema 2012 “Common
Ground”, per il quale ha immaginato uno
spazio irregolare, che allude ad una
piazza, pavimentato con piccoli ciottoli
di ferro grezzo di forma esagonale, attorno
alla quale sono disposti grandi armadi
metallici. Ognuno di essi mostra, sul suo
lato esterno, una collezione di oggetti
o immagini. Il lato di ogni elemento/
armadio è contraddistinto da un “motivo”
che mostra una serie di variazioni nella
dimensione, proporzione e ritmo della
costruzione in ferro. Il risultato può essere
interpretato come una serie di modelli di
edifici, in scala, inseriti in una piazza.
In De Castelli il lavoro organizzativo,
per la complessità della sua produzione,
è iniziato fin dal mese di aprile con
la scelta della squadra operativa,
specializzata in questo tipo di interventi,
che si è impegnata nella realizzazione di
quest’opera, le cui fasi salienti sono state
continuamente documentate attraverso
l’obiettivo fotografico.
#“COPYCAT”
Empathy and envy as
form-makers
Cino Zucchi
Copycat, Arsenale Corderie
13.International Architecture Biennale
exhibition in Venice
29 August - 25 November 2012
De Castelli, among the more dynamics
handicraft realities of Veneto, on the
occasion of the 13. International
Architecture Biennale exhibition in Venice
realizes an extraordinary installation
in iron; Copycat. Empathy and envy as
form-makers, projected by Cino Zucchi
Architects, which received the special
mention at the Leoni d’Oro 2012 Award.
It is not the first occasion in which
De Castelli become partner for the
realization of a Biennale exhibition work
in Venice. The company in fact has built
in the years a good reputation done
of punctuality, productive potentiality,
handicraft competence, attention to the
details, precision, delineating an own
oneness and making itself well visible
in the sophisticated dimension of the
architecture. The De Castelli know-how,
partly inherited by generations of experts
blacksmiths and progressively fed and
implemented with the best technological
innovations, it expresses, further to a
strong organizational attitude, an elevated
productive ability, a spontaneity in the
relationships and a great passion for the
artisan job.
Cino Zucchi, architect of international
fame, is one among the few Italian invited
by the director David Chipperfield to
interpret the theme 2012 “Common
Ground”, for which has imagined an
irregular space, that alludes to a Square,
paved with small pebbles of raw iron
of hexagonal form, around which great
metallic closets are placed. On their
external side, each of them show a
collection of objects or images.
The side of every element / closet is
characterized by a “motive” that shows
a series of variations in dimension,
proportion and rhythm of the construction
in iron. The result can be interpreted as
a series of models of buildings, on scale,
inserted in a Square.
Caused to the complexity of production,
De Castelli started the organizational job
since the month of April with the choice
of the operational team, specialized in this
type of works, which was engaged into
the realization of this sculpture. The salient
phases have continually been documented
through the photographic objective.