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A research by De Castelli
Ordita
EN Traditionally seen as rigid and cold, metal
becomes malleable, taking on an almost
organic quality. Each fold and relief are
the result of meticulous craftsmanship,
where the precision of cutting-edge
machinery merges seamlessly with artisanal
expertise, giving the surfaces a unique and
unrepeatable imprint.
The reference to mysterious alchemical
processes – akin to those that, centuries
ago, gave life to the Veiled Christ (Cristo
Velato) in the Cappella Sansevero –
underscores how the project is rooted
in a tradition of transforming materials.
Just as alchemy sought to transmute the
ordinary into the extraordinary, De Castelli
has succeeded in drawing out the lightness
and fluidity of textiles from the solidity of
metal. The result is a collection of surfaces
that go beyond decoration, becoming
material narratives. Each engraved mark,
each oxidised surface, and each hand-
beaten element tells a story of research,
experimentation, and a deep passion for
detail.
The interplay between technological
precision and the organic imperfection of
handcraftsmanship forms the beating heart
of this journey. De Castelli has chosen to
position itself at the intersection of these
two worlds, recognising that the most
authentic beauty emerges from this very
tension. “Our goal is not just to produce
surfaces, but to inspire ideas and expand
creative horizons,” says Albino Celato,
encouraging architects and designers
to see these surfaces as a starting point
for crafting innovative and personalised
spaces.
IT Il metallo, tradizionalmente percepito
come rigido e freddo, qui si fa duttile
e capace di assumere una qualità quasi
organica. Ogni piega, ogni rilievo è il frutto
di un lavoro meticoloso, in cui la precisione
dei macchinari di ultima generazione
si integra armoniosamente con l’abilità
degli artigiani, conferendo alle superfici
un’impronta unica e irripetibile.
Il richiamo ai misteriosi processi alchemici
– come quelli che, secoli fa, diedero vita
al Cristo Velato della Cappella del Principe
di Sansevero – evidenzia come il progetto
si nutra di una tradizione di trasformazione
della materia. Così come l’alchimia cercava
di trasmutare il comune in straordinario,
De Castelli ha saputo far emergere dalla
solidità del metallo la leggerezza e la
fluidità tipiche del tessile. Il risultato è
una serie di superfici che, oltre a essere
elementi decorativi, si configurano come
narrazioni materiali: ogni segno inciso,
ogni superficie ossidata, ogni elemento
battuto a mano racconta una storia di
ricerca, sperimentazione e passione per
il dettaglio.
Il dialogo tra il rigore della tecnologia
e l'unicità del gesto manuale rappresenta
il cuore pulsante di questo percorso.
De Castelli ha scelto di operare sul confine
tra questi due mondi, consapevole che
in quella tensione risiede la bellezza più
autentica. “Il nostro obiettivo non è solo
produrre superfici, ma stimolare idee
e aprire nuovi orizzonti creativi”, ricorda
Albino Celato, invitando architetti e
designer a considerare queste superfici
come punto di partenza per la realizzazione
di spazi innovativi e personalizzati.
Technology and craftsmanship in dialogue
Tecnologia e manualità in dialogo