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Catalogue Chelini: Villa Capponi, page 5 of 36

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Dmitry Kulish
Architect, PhD
Developer of Villa Capponi Project
Il Complesso di Villa Capponi sorge negli immediati dintorni di Firenze,
in un dolce paesaggio collinare segnato dalla secolare coltivazione
dell’olio e della vite e dalla successione di antiche ville e dimore
signorili, le cui radici affondano nelle stagioni più lontane. Qui
abitarono e vissero prima gli Etruschi e i Romani, che vi costruirono
strade e acquedotti, fattorie, ‘domus’ e ville di cui si conservano ancora
suggestive e importanti vestigia, come l’imponente tumulo funerario
della Mula; poi nel corso del Medioevo su queste colline vennero alzati
castelli e torri, furono erette chiese e pievi, che insieme disegnarono
l’organizzazione del territorio e il paesaggio delle colline.
È allora che inizia la storia di questa villa, alla metà del XIII secolo,
quando sappiamo che qui sorgeva la dimora signorile dell’antica
famiglia dei Della Tosa, tra le più potenti in quella stagione della storia
di Firenze che fa da sfondo alla Divina Commedia di Dante Alighieri e
al suo esilio, nella lotta tra guelfi bianchi e guelfi neri.
Ma è con il Rinascimento che le colline fiorentine videro il fiorire di una
serie pressoché continua di ville delle più importanti famiglie di Firenze.
Il paesaggio diviene un disegno armonico, altissima espressione della
civiltà rinascimentale in cui natura, coltivazione e artificio umano
si compenetrano in raffinato equilibrio. È questo il paesaggio che
ritroviamo rappresentato, ad esempio, nella pittura di Benozzo Bozzoli
e nelle tavole del Botticelli, e nei grandi capolavori del Rinascimento
fiorentino.
A poco distanza da Querceto furono costruite per la dinastia dei
Medici, dal Cinquecento granduchi di Toscana, le ville di Castello e
della Petraia, con i loro giardini geometrici, tra i primissimi esempi
di ‘giardino all’italiana’, e questi luoghi divennero la residenza estiva
dell’aristocrazia fiorentina e poi, dall’Ottocento, abitato e frequentato
dalla nobiltà europea, dai familiari di Napoleone Bonaparte ai principi
Demidoff.
The Villa Capponi Complex is located in Florence’s gentle, hilly landscape.
It is an area marked by centuries-old olive oil cultivation from vines,
ancient villas, and stately homes, whose roots go back to the distant past.
The Etruscans and the Romans were the first to live on the land. They
built roads, aqueducts, farms, ‘domus’ and villas. Many of these evocative
and important vestiges have been preserved, such as the imposing burial
mound of the Mula. During the Middle Ages, castles and towers were
raised, and churches and parishes were erected. This organised the district
onto the landscape of the hills.
During the mid-13th century, the villa’s history began. It was firstly the
stately home of the ancient Della Tosa family, among the most powerful
in that period of Florence’s history. It provided the backdrop to Dante
Alighieri’s Divine Comedy and his exile in the struggle between the White
Guelphs and Black Guelphs. With the Renaissance, the Florentine hills
saw the flourishing of an almost continuous series of villas belonging
to the most important Florentine families. The landscape became a
harmonious design, the highest expression of Renaissance civilisation.
Nature, cultivation and humanity came together in a delicate, refined
balance. This landscape is represented in Benozzo Bozzoli’s paintings
and Botticelli’s panels and in the great masterpieces of the Florentine
Renaissance.
Not far from Querceto were built for the Medici dynasty, Grand Dukes
of Tuscany from the 16th century, the villas of Castello and Petraia, with
their geometric gardens. These are among the first examples of ‘Italian
gardens’, and these places became the summer residence of the Florentine
aristocracy. From the 19th century, the European nobility inhabited
and frequented the houses, from Napoleon Bonaparte’s family to the
Demidoff princes.