La copertina è l’immagine che si dà di sé al mondo.
Vogliamo sia un racconto e una suggestione e soprattutto un progetto,
come il lavoro che facciamo tutti i giorni.
Non basta un logo né un prodotto a raccontare un lungo processo di studio,
ricerca, progettazione e produzione.
Per questo abbiamo chiamato un artista che con la sua maestria reinterpretasse il nostro
lavoro e lo raccontasse a modo suo, con un nuovo linguaggio.
Alvvino, questo il suo nome d’arte, ha trovato nella nostra collezione, l’ispirazione al design e
all’uso di materie prime nobili, nella volontà di una produzione senza tempo e sempre Made in
Italy come eccellenza qualitativa riconosciuta globalmente, un armonioso paragone: la musica.
Quella sinfonica, scritta e interpretata, la musica tra lo spartito e il direttore d’orchestra che si
divulga come linguaggio universale comprensibile e fruibile da tutti.
L’unione di elementi ed emozioni dirette dalle mani e progettate per far star bene l’uomo,
questa la composizione di Alvvino che narra Capital.
The cover is the image of yourself you want to show the world.
We want it to be a history, a suggestion but specially a project like the work we do every day.
A logo or a product are not enough to tell a long process of study, research, creation and
production.
That’s why we asked an artist to reinterpret our work so to tell it with his mastery, in his way,
with a new language.
Alvvino, this is his stage name, felt in our collection the inspiration of design with the use of
noble raw materials, willing to create a timeless production, Made in Italy, with a worldwide
recognized top quality excellence, in a harmonious comparison: music.
That symphony, played and interpreted, that music between the score and the maestro that
flows as a universal language comprehensible and enjoyable by everyone.
The union of elements and emotions created directly from his hands to give us a sense of joy,
this is Alvvino’s composition telling Capital.