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Misura dell’induzione magnetica
Sin dal 1994, con uno studio compiuto dalla Chalmers University
of Technology di Goteborg, BTicino si interessa alle problematiche
relative all’emissività elettromagnetica dei propri prodotti, anticipando
le direttive legislative degli ultimi anni, che solo recentemente hanno
imposto gli standard di qualità già ampiamente soddisfatti dai condotti
sbarra Zucchini.
Il laboratorio interno certifi cato ACAE (Associazione per la
Certifi cazione delle Misure Elettriche) è in grado di effettuare misure
sull’emissività elettromagnetica dei condotti, e tale rilievo è ormai una
delle prove di tipo cui i prodotti sono sottoposti prima dell’immissione
sul mercato.
La soluzione del condotto sbarra già di per sé minimizza le emissioni
elettromagnetiche, che, a parità di intensità di corrente, risultano molto
inferiori rispetto a quelle generate dai cavi.
Come noto, il campo elettromagnetico è dato dalla sovrapposizione di
due campi: quello elettrico e quello magnetico.
Il primo, è totalmente schermato dall’involucro metallico equipotenziale
del condotto sbarre, mentre il secondo, risulta molto basso proprio per
la caratterizzazione intrinseca del condotto sbarra; più precisamente,
essendo i conduttori estremamente ravvicinati nel pacco barre, le
tre barre conduttrici, attraversate da tre correnti equilibrate e sfasate
di 120°, inducono campi che tendono a sovrapporsi annullandosi
vicendevolmente, rendendo di conseguenza l’effetto esterno risultante
molto basso.
Tuttavia, anche in condizioni di non perfetto equilibrio delle correnti,
la struttura metallica costituente l’ivolucro del condotto, è in grado di
abbattere gran parte del campo magnetico, che altrimenti verrebbe a
propagarsi nell’ambiente circostante.
Il laboratorio BTicino durante i test per la certifi cazione dei condotti sbarre