Perché se hai iniziato a utilizzare il divano anche per
lavorare – perché il tavolo è occupato dall’home school
di tuo figlio o dall’home work del compagno – diventa
luogo di lavoro e se il comfort non è studiato e realizzato
per sostenere l’appoggio e la schiena, a fine giornata ti
senti un rottame da buttare.
Anche la scelta del numero dei posti del divano diventa
decisiva, perché ora non sembrano bastare.
Altro tema fondamentale sono i punti di appoggio intorno
al salotto: se prima l’acquisto del tavolino sembrava essere
un acquisto accessorio, perennemente rimandato perché
rientrava in una scelta estetica, ora è di fondamentale
importanza.
Abbiamo vissuto due mesi in casa e ciascuno di noi oggi
vorrebbe una casa con determinate caratteristiche.
Il monolocale, se non è progettato in scala e supportato
da scelte totalmente personalizzate, non è funzionale a
nessun aspetto del benessere della persona.
Gli spazi di lavoro in casa devono essere pensati in questo
senso e non possono essere improvvisati.
Le persone oggi si chiedono come sarebbe stata la propria
casa se l’avessero progettata bene, con il consiglio di un
esperto.
Nei prossimi mesi, probabilmente, trascorreremo molto
tempo in casa e il cambiamento di paradigma sui luoghi
di lavoro richiederà una forte riflessione sulla nuova
riorganizzazione della casa.