faccia riferimento a un approccio multidisciplinare alla
professione, un modo di lavorare che trascendeva interni
ed esterni, per ricercare un tutt’uno armonico.
Infatti Terragni, nato a Meda nel 1904 e deceduto
prematuramente a 39 anni, nel 1943, fu attivo prima della
seconda guerra mondiale, per una quindicina d’anni, anni
anteriori alla iper-specializzazione che ha contraddistinto
gli ultimi decenni.
Per questo, l’ambito in cui opera il grande Giuseppe è
meravigliosamente misto, ibrido, senza confini tra l’arte
architettonica e quello che, qualche decennio più tardi,
avremmo cominciato a chiamare interior design.
Volendo andare a verificare le opere per le quali Terragni
si fece conoscere fin da prima della laurea a Como (1926),
c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Ne riportiamo una decina tra le numerose
• Novocomum di Como (1927–29)
• Casa del Fascio di Como (1932-1936)
• Casa Rustici a Milano (1933-1935)
• Casa Toninello a Milano (1933)
• Casa Ghiringhelli a Milano (1933)
• Casa Lavezzari a Milano (1934)
• Casa Rustici-Comolli a Milano (1935)
• Palazzo Terragni di Lissone di Lissone, già Casa del Fascio,
in Brianza, (1938-1940)