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Costruita intorno al 1910, a Georgetown, questa casa in stile
coloniale è stata completamente ristrutturata dallo studio
Mona Hajj Interiors. Il progetto ha innanzitutto eliminato
le tracce della precedente ristrutturazione degli anni ‘70,
per restituire allo spazio una dimensione più autentica. Il
vocabolario architettonico utilizzato è principalmente classico,
come è evidente nell’apparato decorativo. Anche gli arredi
tendono verso un gusto classico, ma non mancano accenti
contemporanei. La sala da pranzo è dominata da un bellissimo
camino e accoglie due grandi tavoli, ciascuno sormontato da
Nevada, lampadario caratterizzato da bracci quasi rettilinei in
cristallo veneziano e delicati pendagli a forma di goccia. Sul
tavolino in radica, accanto ad un’antica ottomana, la lampada
Eva in versione bespoke rosé completa e arricchisce l’angolo
dedicato al relax e alla lettura, innestandosi efficacemente tra
la fantasia floreale della carta da parati e quella degli imbottiti.
Georgetown, Guyana | Georgetown, Guyana
Private Residence in Georgetown
Built around 1910, in Georgetown, this colonial-style house
has been completely renovated by the Mona Hajj Interiors
studio. The project first of all eliminated the traces of the
previous renovation of the 70s, to give the space a more
authentic dimension. The architectural vocabulary used is
mainly classical, as is evident in the decorative apparatus.
Even the furnishings tend towards a classic taste, but
there is no lack of contemporary accents. The dining room
is dominated by a beautiful fireplace and houses two
large tables, each surmounted by a Nevada chandelier
characterized by almost straight arms in Venetian crystal and
delicate drop-shaped pendants. On the briar table, next to an
antique ottoman, the Eva lamp in the bespoke rosé version
completes and enriches the corner dedicated to relaxation
and reading, effectively grafting between the floral pattern of
the wallpaper and that of the upholstered furniture.
PROGETTO: Mona Hajj Interiors, FOTO: William Abranowicz;
PROJECT: Mona Hajj Interiors, PHOTOS: William Abranowicz
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