80 - collezione
collection - 81
Kin
Kin trae ispirazione dalla tecnica giapponese
del Kintsugi che tende a valorizzare la rottura
di un oggetto piuttosto che nasconderla. Così
come da tradizione nipponica, i designer
Radice e Orlandini hanno ricomposto in
un’inedita soluzione estetica le diverse parti
della struttura, che trasmettono l’impressione
di un equilibrio apparentemente instabile. Infatti
la struttura portante risulta nascosta alla vista e
l’illusorio contrasto tra le varie parti può essere
accentuato con finiture e materiali differenti.
Tra i plus funzionali della discontinuità formale
c’è un ridotto ingombro dei braccioli, in grado
di offrire il giusto appoggio senza essere
voluminosi e permettendo di posizionare
comodamente la sedia sotto il tavolo.
The Kin chair takes inspiration from the
Japanese Kintsugi technique, which tends
to embrace the value of breakages rather
than seeking to conceal them. Reflecting
the Japanese tradition, designers Radice
and Orlandini have taken the different parts
of the frame and put them together in an
unprecedented visual solution that conveys
a sense of seemingly unstable balance. The
bearing structure is hidden from view and
the deceptive contrast between the parts
can be emphasized with different materials
and finishes. One of the practical benefits
of the irregular shape is the compact size of
the armrests, which provide sufficient support
without being too bulky, allowing the chair to
fit comfortably under a table.
2018