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B&B Italia Home
N. 14
Elisabetta Rasy
The boy who dreamed of houses
The boy who dreamed of houses
by Elisabetta Rasy
I met him many years ago at a dinner party, and
never forgot him. Two hours spent nearly
elbow to elbow, with a parade of elaborate dish-
es passionately praised by the guests out
of courtesy to the cook, who was the exuberant
lady of the house. And he never said a word.
Not a comment, not an observation, not even
a sigh, mute, with a mouth walled up in a hand-
some face framed by abundant dark curls. When
I happened to ask for salt or bread, he would
immediately reach across the table with his
long arms, but never open his mouth, just lower-
ing his very dark eyelashes in a sign of assent.
L’avevo incontrato molti anni prima a una cena,
e non l’avevo più dimenticato. Quasi due ore
gomito a gomito, mentre si alternavano cibi ela-
borati che tutti noi commensali commentavamo
con foga per cortesia verso la cuoca, cioè l’esu-
berante padrona di casa, e lui non aveva detto
una parola. Non un commento,
non un’osservazione, neanche un sospiro,
muto, bocca murata nel bel viso incorniciato
da abbondanti riccioli scuri e mai una sillaba.
Mi era capitato di chiedergli il sale o il pane,
e lui si era immediatamente messo in moto
attraverso la tavola con le sue lunghe braccia,
ma senza aprire bocca, limitandosi a chinare
le ciglia nerissime in segno di assenso.