N. 14
36
37
B&B Italia Home
quando sentiva il sonno pesare come una pietra sulle palpebre e doveva
ricorrere a tutta la forza che teneva in corpo per evitare di chiudere gli occhi.
Qualche volta gli era capitato di addormentarsi con le braccia poggiate sopra
il suo tubo, le mani racchiuse nelle maniche, la testa ciondoloni. Dormiva
non si sa quanto e dopo, al risveglio, di fianco a lui trovava una faccia scono-
sciuta disposta a giurare che era solo un imbroglione perché il tubo non era
che un pertugio nero e dentro non c'era altro che un cerchio di buio, anzi
nemmeno un cerchio, soltanto buio e basta. Cominciarono davvero giorni tri-
sti per Bartolomeo, che fu denunciato all'autorità e citato in giudizio. Vennero
le guardie ad arrestarlo, lo portarono davanti al magistrato che volle esami-
nare con calma lo strumento, assunse tutte le informazioni necessario
dalla bocca di esperti e aspettò la sera per metterci l'occhio anche lui:
non trovò nulla di tutto quello che era stato raccontato e, nonostante il gran
nome che Bartolomeo si era conquistato nella regione, capì di trovarsi
di fronte a uno di quegli individui che ingannano l'umanità con le sofisticate
macchinazioni del cervello. «Un pertugio di buio è ciò che vedo» ripeté
il magistrato pari pari alle dicerie degli accusatori. E si chiuse a consulto con
i colleghi per interrogare la legge e stabilire la condanna. Bartolomeo non
disse sì e non disse no, però era sicuro che i suoi occhi non lo avevano in-
gannato: dentro il tubo che il mago gli aveva venduto non c'era il colore della
notte, ma lo scintillio delle stelle. Anzi, di tanto in tanto tornavano a compa-
rirgli strane forme di città con le case affusolate come alberi o poggiate sulle
acque di un mare senza onde o addirittura con i tetti a forma di cupole che
prendevano doratura con la luce dei lenti tramonti. Il futuro, pensava Barto-
lomeo: non sappiamo come si chiameranno queste città ma di sicuro esi-
steranno, io le ho viste. Quei luoghi, Bartolomeo li aveva passati in rassegna
uno per uno, anche se non avevano un nome e forse nemmeno consistenza,
tanto da decifrare perfino il mobilio che riempiva i vani di ciascuna stanza
e indicare il punto preciso dov'era stato collocato: tende, tavoli, letti, scranni.
all the strength in his body to keep them open. A few times he found himself
asleep with his arms on top of the tube, his hands closed in his shirtsleeves,
and his head bobbing like a pendant. He slept for who knows how long,
and when he awoke, next to him was a stranger ready to swear that he
was a swindler, because the tube was just a hole with nothing more inside
than a black circle, actually not even a circle, just black and that’s all.
And so Bartolomeo’s troubles began. He was reported to the authorities
and served a judicial summons. The guards came to arrest him, and brought
him before a magistrate, who fully examined the instrument with great care,
heard all of the necessary testimony from the mouths of experts, and waited
until evening so he could place his eye on the tube himself: he saw none
of the wonders that had been recounted and, despite the name Bartolomeo
had earned in the region, realized that he was dealing with one of those
individuals able to trick humanity with the sophisticated machinations of their
mind. «A dark hole is what I see,» the magistrate said, repeating exactly the
same words as the accusers. Then he withdrew into his chambers with his
colleagues to consult the legal texts and make a verdict. Bartolomeo didn’t
say yes and didn’t say no, but he was sure his eyes had not fooled him:
inside the tube the wizard sold him was the twinkling of the stars and not
the blackness of night. On the contrary, every so often strange shapes
returned to his mind, cities with houses that tapered off at the end like trees,
or resting on the surface of a waveless sea, or even with domed roofs gilded
by the light of the slowly setting sun. We don’t know what these cities are
called, Bartolomeo thought, but for certain they will exist in the future, for
I have seen them. Bartolomeo had seen these places pass before his eyes
one by one, even if they had no name or even perhaps no substance. He was
even able to decipher the furnishings that filled each room and to discern
the exact point where they were located: curtains, tables, beds, benches.
The life of astronomer Bartolomeo Arcilaso, discoverer of future cities
Giuseppe Lupo