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italianlightinglab02
AXOLIGHT
Serge & Robert
Cornelissen
kwic
In the early nineties, immediately after
graduating in architecture, Serge Cornelissen
founded a design studio specializing in lighting
design with his father, Robert. In twenty-
five years of activity, Serge and Robert have
collaborated with more than 30 companies
all over the world, developing a specific style,
elegant but informal, particularly suited to
lights with a strong technical value.
“In our language ‘Kwik’ means mercury. The Kwic lamp collection was born precisely from the observation
of the behavior of this liquid metal: if poured on a surface, it breaks up into elusive droplets, which move
quickly at the slightess stress”. This is how designers Serge and Robert Cornelissen tell the genesis of this
project, which has become a whole family of lamps.
“Fascinated by this first inspiration, in collaboration with Axolight we started to design an element with
contained volumes, almost two-dimensional: a thin circular disk in aluminum. We then worked on the
overlap of a semi-spherical blown glass diffuser, reminicient of a drop of mercury. It was precisely the choice
to work with asymmetrical lines, to give a decentralized position to the speaker with respect to the metal
disk, which made the whole dynamic, recalling the liveliness of the quicksilver” relates Serge Cornellissen.
“This simple and iconic geometry, almost graphic, is the result of a design development that gives the whole
Kwic collection a strongly contemporary character, in line with the positioning that Axolight wants to have
on the market today” says Giuseppe Scaturro, CEO of the company.
“My father Robert and I have been working with Axolight for the past ten years”, the designer Serge Cornellissen
continues. “We debuted with the Rythmos collection, then we also worked on Shatter LED and Lik, collections
with a different personality but joined by the ability to combine simple elegance and high functionality.
The Kwic collection fits perfectly in this route: despite the contained volumes, Kwic lamps bring an intense
light into the space, which radiates from the opaline white diffuser.
But in this project Axolight has gone even further, improving its ability to shed light. The technical office has
created an opening on the contact surface between the metal disc and the diffuser which also allows the
light to filter from the back of the lamp”.
It’s a small trick that enhances the geometry of Kwic and plays with light: the sconce looks like a floating
body, the floor lamp casts a glow on the wall to which it approaches, and the suspension illuminates
upwards in a soft way. A small trick that says a lot about the company and its know-how”.
All’inizio degli anni Novanta, subito dopo la laurea
in architettura, Serge Cornelissen fonda insieme
al padre Robert uno studio di progettazione specializzato
in lighting design. In venticinque anni di attività Serge
e Robert hanno collaborato con più di 30 aziende
in tutto il mondo, sviluppando una cifra stilistica
specifica, elegante ma informale, particolarmente adatta
a luci dalla forte valenza tecnica.
“Nella nostra lingua Kwik significa mercurio. La collezione di lampade Kwic è nata proprio dall’osservazione del comportamento
di questo metallo liquido: se versato su una superficie, si fraziona in goccioline inafferrabili, che si muovono velocemente ad ogni
minima sollecitazione”.
É così che i designer Serge e Robert Cornelissen raccontano la genesi di questo progetto, diventato un’intera famiglia di lampade.
“Affascinati da questa prima ispirazione, in team con Axolight abbiamo iniziato a disegnare un elemento dai volumi contenuti,
quasi bidimensionale: un sottile disco circolare in alluminio. Abbiamo poi lavorato sulla sovrapposizione di un diffusore semi-sferico
in vetro soffiato, che ricordasse una goccia di mercurio. É stata proprio la scelta di lavorare con linee asimmetriche, di dare una
posizione decentrata al diffusore rispetto al disco metallico, che ha reso l’insieme dinamico, richiamando la vivacità dell’argento vivo”
racconta Serge Cornellissen. “Questa geometria semplice e iconica, quasi grafica, è il risultato di uno sviluppo progettuale
che conferisce all’intera collezione Kwic un carattere fortemente contemporaneo, in linea con il posizionamento che oggi Axolight
vuole avere sul mercato” afferma Giuseppe Scaturro, CEO dell’azienda.
“Mio padre Robert ed io collaboriamo con Axolight da ormai dieci anni” continua il designer Serge Cornellissen. “Abbiamo
debuttato con la collezione Rythmos, per poi lavorare anche a Shatter LED e Lik, collezioni dalla personalità diversa ma accomunate
dalla capacità di unire semplice eleganza ed elevata funzionalità.
La collezione Kwic si inserisce perfettamente in questo percorso: nonostante i volumi contenuti, le lampade Kwic portano nello
spazio una luce intensa, che irradia dal diffusore bianco opalino.
Ma in questo progetto Axolight è andata oltre, dimostrando di saper fare luce. L’ufficio tecnico ha realizzato un’apertura sulla
superficie di contatto tra disco metallico e diffusore, che permette alla luce di filtrare dal retro della lampada.
Un piccolo accorgimento che esalta la geometria di Kwic e gioca con la luce: l’applique sembra un corpo fluttuante, la piantana
proietta un bagliore sulla parete a cui si accosta, la sospensione illumina in modo tenue verso l’alto. Un piccolo accorgimento che
dice molto sull’azienda ed il suo know-how”.