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“Non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l’acciaio,
non è il vetro l’elemento più resistente. Il materiale più resisten-
te nell’edilizia è l’arte.” — Gio Ponti
Gio Ponti
La grande armonia e il senso della misura che nascono dall’equilibrio
tra disegno, forme e colore sono i tratti distintivi dei complementi della col-
lezione Gio Ponti. Capolavori di lana tibetana e di seta naturale che portano
nelle case la sobria eleganza con cui il maestro milanese ha improntato di
sé tutti gli ambiti del progetto novecentesco. Decori che hanno l’aura dei
classici senza tempo e che rimandano a tanti momenti della straordinaria
avventura di Ponti: dal motivo del “Labirinto” realizzato quando era di-
rettore artistico delle ceramiche Richard Ginori negli anni Venti e Trenta,
ai pattern di essenziali forme geometriche fino alle forme più libere, de-
licatamente arboree, “pennellate” con cui sovente decorava le sue lettere.
Il contatto tuttora aperto con l’archivio Ponti è stato il passo naturale di
un percorso intrapreso da chi crede in un progetto e vuole andare fino in
fondo, da un’azienda che vuole scardinare i luoghi comuni ed è disposta
ad affrontare sfide difficili. E Ferid Amini non nasconde la sua volontà di
accostarsi ad alcuni frammenti della sua straordinaria capacità progettua-
le, con l’umiltà dello studioso, ma anche con l’ambizione di reinterpretarla
attraverso tappeti unici e dai disegni inimitabili.
The great harmony and sense of measure, born from the balance between
design, shapes and colors are the hallmarks of the furnishing complements
from the Gio Ponti collection. Tibetan wool and natural silk masterpieces
that regale homes with the sober elegance imbued by the Milanese mas-
ter into virtually all aspects of his twentieth–century projects. Decorations
whose aura of timeless classics hark back to the many defining moments of
Ponti’s extraordinary artistic development. These include the “Labirinto”
pattern, or the essential geometrically shaped patterns, and finally, another
Ponti trademark are the free form, delicately woody, floral sprays known
as “brushstrokes” which often decorated his letters. The still ongoing ex-
change with the Studio Ponti was the natural step of a process undertaken
by those who believe in a project and are determined to go all the way, a
natural choice coming from a company whose goal is to undermine lazy clich
és and grapple with difficult challenges. And Ferid Amini does not hide
his desire to approach some fragments of Ponti’s oeuvre, showing his ex-
traordinary design skills, with the humbleness of the scholar, but also with
the entrepreneur’s ambition to reinterpret them through unique carpets
with inimitable designs.
“The most resistant material is not cement; nor is it wood, stone, steel or
glass. The most resistant material in construction is art.” — Gio Ponti
DESIGN ICONS