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Manlio Rho — L’astratta leggerezza che nasce dall’intersezione
tra figure poligonali e una vibrante armonia cromatica.
Manlio Rho
La scelta di realizzare dei tappeti riprendendo le forme pure e la ta-
volozza così particolare di Manlio Rho è un’ulteriore affermazione della
intelligente ricerca che Amini conduce nel mondo dell’arte alla riscoperta
e alla valorizzazione di grandi talenti. Perché gli esiti pittorici conseguiti
dall’appartato maestro comense non sono spesso ricordati e al più si cir-
coscrivono a un ambito locale, mentre più spesso si preferiscono autori
anche storicizzati portati alla notorietà dalle mode del mercato e non dal
loro rilievo artistico. Poco importa: la valenza assolutamente internazio-
nale dell’astrattismo di Rho è indubbia, perché pur muovendosi nella me-
desima direzione degli artisti contemporanei del Bauhaus tedesco e del
neo–plasticismo dell’olandese Mondrian sui quali era aggiornatissimo, ha
sempre saputo evitare i raggelamenti più geometrici in cui l’astrazione pura
può incappare, grazie al grande senso del colore e all’armonia delle forme.
Ma la soddisfazione più grande per Amini è quella di essere riuscita a resti-
tuire tutta la tavolozza di Rho, il tepore – viene da azzardare la mano quasi
serica – dei colori che sono poi quelli della natura lombarda. Un’operazione
questa della riproposizione del lavoro di Rho che, va sottolineato, non sa-
rebbe stato possibile realizzare senza la fondamentale collaborazione degli
eredi dell’artista.
The decision to make carpets reinterpreting the pure forms and unique
color palette of Manlio Rho is a further testament to the intelligent re-
search conducted by Amini into the art world on a quest to discover and
popularize immense artistic talents. Indeed, the paintings signed by the
taciturn maestro from Como are seldom remembered or, at the most, rele-
gated to a small local fan–base, while more often than not even historicized
auteurs enjoy greater popularity, despite this owing more to market trends
than artistic merit. Never mind: the undeniably international relevance of
Rho’s abstract art is never called into question. Indeed, although moving in
the same direction as contemporaries from the German Bauhaus and Mon-
drian’s Dutch Neo–Plasticism, he always shrewdly shunned the more ex-
treme geometric coldness into which pure abstraction may stumble, thanks
to his impressive sense of color and to the harmony of forms. But the greatest
satisfaction for Amini is to have been able to replay the whole gamut of
Rho’s palette: the warmth – indeed, an almost silken touch – of colors that
are actually borrowed from the outlying Lombard countryside. One has to
stress that this operation focusing on the revival of Rho’s work would not
have been possible without the heartfelt, comprehensive assistance of the
artist’s heirs.
Manlio Rho — The abstract lightness that arises from the intersection be-
tween polygonal figures and vibrant chromatic harmony.
DESIGN ICONS