Agape portfolio
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projects ⁄ private house
Private house - Studio
Milan, Italy
→ architecture ⁄ interiors:
Patricia Urquiola
In uno dei quartieri storici più vivi di Milano, nelle
vicinanze di Porta Venezia, il mondo pubblico e quello
privato di un architetto e designer occupano tre piani
di una palazzina liberty dei primi del ‘900. Il progetto
ha riguardato la ristrutturazione di un’antica manifattura
di tessuti all’interno di un cortile, dando vita a un
laboratorio-studio su due livelli e alla casa in cui il
proprietario vive con la sua famiglia.
Nel laboratorio-studio la selezione dei materiali è
coincisa con la possibilità di fare ricerca, sperimentando
nuove soluzioni per le superfici: resina, piastrelle in
ceramica dal grande taglio, cemento lisciato e pannelli
di compensato marino si intervallano in tutto l’ambiente.
Nello spazio destinato al lavoro il compito di segnare e
dividere le diverse zone è spesso affidato a griglie di
lamiera stirata bianca, utilizzata per balaustre e pareti.
Questa scelta dona all’insieme una grande leggerezza
e un carattere informale e vagamente grezzo.
Il lucernario protagonista dell’area professionale crea
un patio nel patio al primo piano, dove è collocata la casa:
ogni livello si intreccia con gli altri creando la commistione
tra pubblico e privato che è alla base del progetto.
I numerosi bagni presenti hanno stili e personalità
ben precisi. Sobrio ed elegante è quello caratterizzato
dal lavabo Desk, UT Agape realizzato in Exmar bianco,
più ricco e funzionale quello allestito con una composizione
del sistema Flat XL su cui poggia il lavabo in acciaio bianco
della linea Vieques, firmata da Patricia Urquiola. In questa
stanza spicca la vasca Vieques corredata dalla doccetta
e dal soffione in gomma arancio Kaa di Giulio Gianturco
per Agape e dal sostegno per il sistema Cooper. Si
distingue per un tono più intimo, infine, il bagno rifinito
con parquete pareti scure decorate, nel quale sono
stati disposti i sanitari sospesi della linea Pear 2.
In one of the liveliest historical districts of Milan,
near Porta Venezia, the public and the private world of
an architect and designer occupy three floors of an early
twentieth century Art Nouveau building. The brief was to
renovate an old fabrics factory set inside a courtyard,
creating a workshop and studio on two floors and the
house where the owner lives with her family.
The workshop-studio offered an opportunity
to do some experimenting with new surfaces: resin,
large scale ceramic tiles, smooth concrete and plywood
panels are interspersed throughout. In the work area
the different zones are divided and demarcated by the
white expanded metal grids used for the balustrades
and walls. This gives the whole a great lightness and
an informal and somewhat unfinished look.
The focal point of the work zone is a skylight
which creates a patio on the patio on the first floor
where the house is located: each level intermingles
with the next, creating a union between the public
and private sectors, as decreed by the original brief.
The many bathrooms all have their own very
specific personality. Simple and elegant the one with
the Desk washbasin by UT Agape made in white Exmar;
more complete and more functional the one combined
with the Flat XL system topped with a white steel
washbasin from the Vieques line, designed by Patricia
Urquiola. Here the spotlight is on the Vieques bathtub
with hand shower and Kaa shower head in orange rubber
by Giulio Gianturco for Agape, and the Cooper system.
Finally, given a more intimate tone is the bathroom
finished with wooden floors and decorated dark
walls with its free-standing Pear 2 sanitary ware.
photography: Alessandro Paderni - Eye Studio
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